Quando parti dalla fantapole con il tuo equipaggio
di punta ed alla prima curva telaio ed ingegnere, da modestamente ben piazzati
in griglia, entrano in collisione con conseguente spropositata perdita di
posizioni per l’uno e ritiro per l’altro, già dovrebbe apparire abbastanza chiaro
per quel giorno su chi ha posato il suo sguardo benevolo la Sfiga. Ma se per
caso rimane nel team manager un briciolo di allucinata speranza di raccogliere
ancora qualcosina dal GP, ecco che giunge la precisazione definitiva: ritiro
anche del pilota. E così nel soleggiato pomeriggio di Austin io, Hulkenberg,
Bottas e Raikkonen siamo andiamo tutti felicemente a fare un pic-nic in una delle
comode via di fuga del circuito, ad ubriacarci e a fare gestacci sconci agli
altri piloti in transito. Anzi no, forse Bottas non c’era, mi pare che ha
finito la gara in merdesima posizione, ma i ricordi che ho sono abbastanza
appannati su ciò che è successo nel prosieguo della giornata. E quando sei
vittima di disgrazie di tale portata, non puoi farti alcuna illusione, è
matematico che i concorrenti con cui sei in lotta faranno bottino pieno. Pieno al
quadrato. Indigestione di bottino pieno. Ed infatti, come volevasi dimostrare,
vado a perdere la testa della classifica a squadre in favore di Cocai, che non
solo vince con la sua prima guida, ma addirittura piazza in terza posizione il
secondo equipaggio, quello che finora è stato solo un’opaca presenza
caratterizzata dal doppio Alonso pilota/telaio. Ma siccome si deve completare
la disfatta, ecco che grazie ai ritiri dei sopraccitati miei elementi, gli si
toglie dai piedi autonomamente anche Verstappen. Alonso poi con manovre che ad
altri sarebbero costate lo stracciamento della superlicenza guadagna due
posizioni su marshmallow Massa e su Sainz, chiudendo con un imprevedibile
quinto posto finale, facendo così la gioia di Cristiano e distruggendo il
morale a me e alla comunità tutta dei bookmakers.
Quindi: scandalosa impunità per Alonso,
risultato stellare per Cocai e, giusto per non farsi mancare niente, un container di
crediti rovesciati sul medesimo dagli sponsor. Così, a sfregio.
Insomma sono passato attraverso una
bufera di schiaffoni, mi sono beccato uno scrollone colossale dalla sorte e alla
fine ho capito, ho recepito la mistica rivelazione, o almeno credo. Siccome intimamente ancora nutrivo qualche
speranza di fare mia la classifica per team, si è trattato di un segno giunto dal
cielo per farmi aprire una volta per tutte gli occhi su quale sia in realtà il destino
designato per il campionato Senna. Un gesto buono per evitarmi sofferenze
maggiori più in là. Della serie: via il dente e… SBAM! Beccati il colpo di grazia!
Alessandro
Team Bielle Roventi
Campionato Senna
Nessun commento:
Posta un commento