LA SAGRA DELLA BEFFA

Ma quello di Malesia 2013 è stato un Gran Premio di F1 valido per il campionato? Sicuri? Ci devo credere?

Non era piuttosto una serie di sketch ironici e tragicomici organizzati da quello che, giustamente oramai, è definito il “circo” della Formula 1?

Io ho visto il gruppo cabarettista formato da Alonso ed il muretto Ferrari cha ha saputo far ridere tutto il mondo con la spassosa trovata dell’alettone storto che doveva tenere botta non si sa ancora quanti giri ma che è invece andato in brandelli al primo soffio d’aria.

Bella anche l’esibizione fracassona dell’uomo lecca-lecca della Catheram che in perfetto tempismo fa partire le macchine proprio quando sopraggiungono le toro Rosso del box adiacente, per inscenare mirabolanti scontri pirotecnici come non se ne vedevano da tempo. Alta scuola.

Apprezzabile anche lo show dei clown del box McLaren che, preoccupati dal fatto che Button potesse fare una gara decorosa, nonostante una macchina che quest’anno si presenta piuttosto defecatoria, hanno provveduto a risistemare le cose con una delle loro prestazioni al pit più luminose di sempre. Veramente bravi. Chapeau.

Niente male anche il ripetuto balletto dentro-fuori dai box delle Force India conclusosi poi con il doppio spettacolare caschè del ritiro sincronizzato. A piece of art.

"vedrai dove ti metto le aaali"

Come nella migliore delle tradizioni, colpo di teatro sul finale, con il psicodramma scritto e sceneggiato dalla Red Bull e brillantemente interpretato da Vettel, peccato per l’interpretazione di un Webber un po’ impacciato nei panni dell’attore designato come non protagonista (ma che crede invece di essere il protagonista) che pareva piuttosto intrappolato in una delle peggiori candid camera della sua vita. Ottima però la regia occulta, nomination piena per Horner & Marko agli Oscar 2013.

Vediamo cosa saprà riservarci per il futuro la premiata ditta F1 – FIA – Zelig che tanto ha saputo divertirci nell’appuntamento malese.

Alessando

Team Bielle Roventi

Campionato Senna