La Cina verrà ricordata per un doppio avvenimento: la prima vittoria in carriera per Nico Rosberg e la prima vittoria della Mercedes dal rientro in veste ufficiale in F1 dopo 55 anni.
Insomma, non accade spesso che una gara di F1 possa essere segnata da due fatti così importanti.
Bisogna dire la verità che molti erano scettici sulle due Mercedes, erano infatti risaputi i gravi problemi di consumo delle gomme sofferti fino a ieri dalle due monoposto tedesche, come si era visto molto chiaramente in Australia e Malesia, dove le prove erano state vissute da protagoniste mentre le gare erano diventate, dopo soli pochi giri, un calvario per il finalndese e Michael Schumacher, costretti ad arrancare per un anomalo consumo delle gomme posteriori e costretti ad anticipare i pit stop oppure a difendere la posizione a spada tratta.
Invece la Cina ha visto un grosso passo avanti della vettura progettata da Ross Brawn: il tanto temuto consumo non si è visto ed entrambe le vetture (fino al mesto ritiro di Schumacher causa un errato montaggio della gomma anteriore destra) stavano agevolmente menando le danze con Rosberg che allungava tranquillamente e Schumacher con il probabile compito di guardare le spalle al giovane finlandese.
Problemi di gomme che invece sono scaturiti verso gli ultimi giri di gara sulla monoposto di Raikkonen il quale è dovuto uscire mestamente dalla zona punti dopo aver fatto una gara brillante e competitiva; ma è molto probabile che quest'anno le gare si decidano proprio sul consumo delle gomme e sulla loro durata: chi saprà gestirle al meglio e conservarle in modo ottimale fino alla fine riuscirà ad avere la meglio su un concorrente che, invece, ha spinto al limite per tutta la gara ma non ha conservato un margine sufficiente a garantirgli un ulteriore sosta.
Le mescole create dalla Pirelli per questa stagione sono più morbide di quelle dell'anno passato e quindi avranno prestazioni sicuramente superiori ma, al contempo, è molto probabile che il loro tempo di utilizzo ottimale sia più corto e di conseguenza sarà necessario che i piloti imparino a gestire bene l'utilizzo dei pneumatici, sin dalle prove del sabato, conservandone il più possibile la competitività.
Per tornare alla gara, la Shadow ottiene un brillante podio con Romain Grosjean dopo aver preso il via solamente dalla quinta fila, ma finalmente il francese si è svincolato dal peso delle due gare precedenti dove era riuscito a percorrere solo 3/4 per GP e siamo fiduciosi che il prosieguo della stagione possa essere ricco di soddisfazioni.
Prosegue invece il periodo nero di Felipe Massa, che non riesce ad entrare in zona punti e nemmeno avvicinarvisi. Sia nelle prove che in gara, il brasiliano mostra di soffrire parecchio le difficoltà di sviluppo ed assetto della sua monoposto, l'unica speranza è che, al rientro in Europa, la Ferrari riesca a portare in pista le migliorie giuste per ritrovare la piena competitività di entrambe le monoposto, in modo da dare la possibilità al brasiliano di mostrare la sua (sperata) completa guarigione dal terribile incidente di Budapest.
Il Bahrein si è sempre dimostrato un circuito favorevole alle monoposto del Cavallino rampante e quindi l'augurio dei tifosi è che questa circostanza favorevole si ripeta ancora, ma ora gli sfidanti non sono solo McLaren e RedBull, adesso si è aggiunta la Mercedes.
Sergio
team Shadow
1 commento:
mmmh... ho come la sensazione che anche in Bahrain per la Ferrari non ci srarà trippa per gatti... a meno che non piova... muahahahaha
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