Sono arrabbiato: questa era la settimana in cui avrei voluto festeggiare l’affermazione della Casanova Project Team anche nel campionato costruttori De Angelis, magari mettendomi con photoshop a montare una nuova pagina della Gazzetta, ma in questi giorni il mio campionato è stato preso di mira da un giocatore di un altro campionato che nel suo articolo dal discutibile spessore ha sconfinato dalla sua realtà di fanta-gioco per mettere in dubbio la genuinità del mio campionato senza motivare il suo attacco neppure con un commento.
Io e i miei compagni del De Angelis sappiamo del piacere che ci mettiamo in questo gioco e in questo blog ma ho ancora talmente tanto fastidio che questa sera mi sento demotivato a scrivere.
Prego cortesemente Cesare di non considerare questo articolo ai fini della fantagazzetta: ho volevo solo rinnovare il mio disappunto.
4 commenti:
A dirla tutta anche i tuoi due precedenti articoli celebrativi della vittoria del campionato, quelli del 13 ottobre scorso, mi sono sembrati un pò scarsini in quanto a parole ma sono stati comunque pagati. Anche io ho sentito odore di illecito sportivo e anche un pochino di corruzione.
Credo che la cosa sia risultata sicuramente del tutto ininfluente sull'esito del successivo FGP di Corea però... biricchini... non si fà eh. Eh no. Non si fà.
Mi sono detto che forse era una specie di gratifica per il grandioso risultato.
Cesare il 16 febbraio scriveva:
"Da quest'anno, un articolo sotto le 200 parole vale 25.000. Uno da 200 parole in su vale 50.000. Si possono ricavare al massimo 50.000 per ogni gara."
Quindi non penso di avere rubato alcunchè.
Comunque per non attirare più le vostre ire, sto valutando per l'anno prossimo di stressare il sistema cercando di vincere senza i soldi dei fanta-articoli.
Ciao ciao.
Ma quali ire, semplicemente non mi sono preso la briga di andare a controllare i termini di pagamento e nella mia testa aleggiava un "almeno 50 parole" che probabilmente ho infilato da solo chissà come.
Diciamo che ho seguito le ultime tendenze secondo cui prima si parla e poi, eventualmente, si viene smentiti. Tanto al massimo, sempre che se ne abbia voglia, si chiede scusa oppure si dice che si è stati male interpretati.
Vediamo, io cosa faccio... non sò... speta... ambarabà ciccì coccò...
Scusa Giò, sono un cazzaro, lo sai che ti voglio un sacco di bene.
Volevo solo stressare. Punto.
Valà, Ale, valà... stavo solo giocando al ruolo del team manager arrabbiato.
Comunque questa osservazione non sei stato il primo a farmela ed ho voluto approfittare dell'occasione per far riscoprire questa regola.
Ciao carissimo, ci vediamo domani pomeriggio (è confermato?) ;-)
Posta un commento