In risposta al mio articolo precedente, a quanto pare solamente il pubblico pagante della Formula 1 può giudicare i giudici di gara.
Per quanto rigurada la penalità inflitta alla Ferrari, posso solo che ripetermi: vergogna, vergogna, vergogna.
Vorrei invece tornare sulla safety car: mi sono confrontato con alcuni amici sulle possibili soluzioni cercando di utilizzare al meglio la tecnologia ora disponibile in gara, di idee ne sono venute fuori molte, alcune un po' troppo complesse a mio avviso.
Dopo tanto discutere su come e quando far intervenire la safety car, mi sono chiesto: "Ma serve ancora la safety car?"
Secondo me no, ed il motivo molto semplice: la macchina di sicurezza serve per rallentare, compattare le vetture in gara al fine di mettere in sicurezza piloti e commissari eventualmente intenti a ripulire il circuito, tutto il resto sono regole aggiuntive introdotte in caso di presenza della safety car (nessun sorpasso, box aperti/chiusi, tempo minimo sul giro, ecc.). Ma con la tecnologia attuale: radio con trasmissioni digitali su tutte le vetture, gps su tutte le vetture, e molto altro ancora, perché semplicemente non decidere quanto è il tempo minimo di percorrenza sul giro in caso di problemi, quindi designare semplicemente la prima autovettura come safety car. Basta decidere di aggiungere una spia, fare una comunicazione direttamente dai giudici di gara senza passare per le scuderie, ecc. In questo modo spariscono tutti i problemi di quando e come far intervenire la vettura di sicurezza. Sicuramente c'è chi obietterà: "Ed i sorpassi quando la safity car esce? La prima autovettura non uscirà mai?"
La risposta è molto banale, una volta che i commissari hanno deciso che non serve più andare piano, i piloti posso iniziare i sorpassi solo dopo aver passato la linea del traguardo: il secondo può superare il primo solo dopo che ha passato la linea.
Cristiano
aka Argo president of Cocai Sport team.
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