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giovedì 31 marzo 2016

REGALO AUSTRALE



Inizio la mia personalissima analisi del primo Garn Premio stagionale notando subito e con giubilo come, vista la straordinaria mancanza di incidenti alla prima curva, già si sia manifestata positivamente l’assenza in pista di Maldonado da questo campionato. Addio senza rimpianti Pastorone, non è stato bello. E lo dico da ex-possessore (recidivo) del soggetto.


Non posso poi non continuare immediatamente con la soprendente prestazione del mio secondo quartetto tutto marcato Grosjean (motore a parte) che vince il Fanta GP sovvertendo qualsiasi previsione. Grande aiuto a questo risultato nasce dalla pessima figura fatta in qualifica da entrambe le HAAS, e quindi ha origine dalle conseguenti strategie di gara totalmente improntate a sfruttare una eventuale rimonta del francese. Ha fatto la sua parte anche la guida al limite, che sono convinto accompagnerà questo equipaggio per tutto il campionato. Di certo i 7 crediti spesi in asta per dare vita a questo quartetto tutto Grosjean, grazie alla prestazione del solo GP d’Australia, si sono già ripagati per il resto della stagione. Ora, caro Jean, ti puoi anche riposare fino a novembre.


A confermare l’arcinoto adagio secondo il quale la Sfiga, al contrario della ipovedente Fortuna, ci vede benissimo, devo notare con dispiacere che la gentil signora continua a prestare la propria assistenza gratuita (e credo non richiesta) al buon Raikkonen. Il ritiro del Kimi ha compromesso il risultato della mia prima guida che però rimane fortunatamente in zona punti grazie alla rimonta del telaio Bottas dal quasi-fondo dello schieramento e, ovviamente, dalla resa ineccepibile della motorizzazione Mercedes. Alla fine vien da pensare che senza la fiammante uscita di scena di Raikkonen poteva anche configurarsi una clamorosa doppietta per il mio team. Forse il finnico ha pensato di rendere onore alla Bielle Roventi a modo suo ma prendendo la cosa un po’ troppo alla lettera.
“leave me alone, I know what I’m doing!” beh, se lo dici tu...


Due macchine in top ten quindi, proprio come l’amico/rivale Casanova, che schiera il motore Ferrari. Non si può negare quindi la grande influenza che il motore ha avuto per entrambi. La cosa però ripaga dalle rinunce e dalle risorse (anche mentali) versate in asta. Abbiamo tenuto duro, facendoci anche la guerra, però alla fine: acquisto caro, grande resa. Come inizio non si può chiedere di meglio. Tranne forse una doppietta!

Chiudo con una virtuale pacca sulla spalla, che vuol essere consolatoria, a MK1 per la monumentale, incredibile, epocale, cronica, asfissiante sfiga da FF1. Anche più di Raikkonen. Forse anche qualcosina più di Alesì. Perdere la prima guida Kvyat ad un passo dalla casella di partenza, dopo una qualifica inqualificabile, è proprio una beffa. Confesso che mi è dispiaciuto. Sulla carta poteva realizzarsi una rimonta spettacolare, visto poi anche come si è comportata l’altra Red Bull di Ricciardo.  Vabè dai, ormai si è capito, quest’anno tocca a Kvyat, per fortuna che nel Senna gli elementi li ha presi tutti e due MK1.
I concorrenti degli altri gironi sono avvisati: liberatevi del russo!

Alessandro
Team Bielle Roventi
Campionato Senna

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