Immagine presa da http://instagram.com/dashakap. Grazie dashakap, senza di te questo post non sarebbe lo stesso |
Il Babau è l'Uomo Nero che spaventa i bimbi la notte, ma Lewis sa che il suo Babau è rosso con la scritta di una famosa banca in bella mostra. Ha un casco giallo che cambia: a volte è un bel giallo intenso con strisce azzurre, altre volte è giallo fluo verde e blu.
A volte il Babau arriva con una risata grassa e parole sconnesse tipo "sunshine", "beauty", altre volte ha una vocina flebile e parla una lingua sconosciuta dove ci sono geni, scemi, lottatori e leoni.
Niki Lauda dice che il Babau non esiste. Non può esistere, è matematico, forse c'è un quadri-Babau violetto ma pochi fortunati sono in grado di vederlo. Lewis però giura che ogni tanto è lì, sbuca all'improvviso, cucù-se-tu? e se ne va lasciandoti una ferita nell'orgoglio e un certo dolorino al basso schiena.
Anche Rosberg dice che non c'è nessun Babau, una volta o due gli era parso ma deve essere stato suggestione, la classifica parla chiaro.
Lewis però non è tranquillo e nelle notti più buie stringe forte il cane Roscoe per farsi coraggio, mentre gli pare di sentire un coro arrivare da chissà dove: "Purgalo ancora, Ferrari purgalo ancora, purgalo ancoooora".
Questo per dire che in due gare si può arrivare quarti nel campionato costruttori, ma si possono ancora dare un sacco di mazzate al povero Luigino. E stiamo parlando di Hamilton su Mercedes, eh, non di Chilton sulla Marussia.
Patrizia NDGT
1 commento:
Mi sa che ad Abu Dhabi il babau aveva le fattezze di un essere monocigliato su un auto da metà classifica imprendibile in rettilineo.
Poi M(el)assa ha fatto un capolavoro, ma il mio povero Gino è così: quando incrocia un monocigliato si deprime.
Povero.
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