HA SENSO IL GP DI MONACO?

A Monaco, di fatto è sempre stato difficile sorpassare ma con le auto odierne che invece di guadagnare velocità dalla scia di chi le precede, ne perdono per le turbolenze che ne derivano è diventato praticamente impossibile. Nemmeno si può sperare di guadagnare qualcosa dalle strategie di gara, con una corsia di ingresso in pista che costringe chi esce dai box a guidare in un vicoletto per qualche centinaio di metri, vanificando magari un cambio gomme rapido e con queste gomme che nelle stradette di Monaco, bisognano di 4-5 giri per arrivare a temperatura. Il risultato è una serie di crash test con ingresso di sonnachiosa safety car più volte ed, addirittura, ciliegina sula torta, una bandiera rossa, e non certo per un incidente devastante. Meno male che la Rai, stranamente, ha avuto il buon senso di prendere questo GP in differita così ci siamo risparmiati l'attesa per la ripartenza della gara. Per vedere qualche sorpasso è stata necessaria la spavalderia al limite della correttezza da parte di Perez, che infatti supera Alonso, anche se solo per l'aiuto dei commissari, inflessibili nel giudicare lo spagnolo che mette due ruote al di là del cordolo della chicane per evitare di cozzare con il messicano, cosa che non fa invece Raikkonen, lesto a chiudergli la strada e provocando l'incidente che rovinerà la gara di entrambi. Come mai circuiti gloriosi e spettacolari sono stati esclusi o inseriti a singhiozzo nel calendario da Ecclestone e Monaco rimane intoccabile? Questa volta voglio chiudere in maniera diversa l'articolo e lanciare un sondaggio tra tutti i fantagiocatori di F1: ha senso correre ancora nelle stradette di Monaco?