Domenica andrà in scena il GP di Spagna, una gara "di casa" di quasi tutti i team, visto che questo è il tracciato in cui si effettuano i test invernali più impegnativi ed intensi. Qui si sono fatte crescere le monoposto e studiato nei minimi dettagli il valore degli avversari, quindi vedremo una gara in cui già i tempi del venerdì e del sabato avranno un peso forse decisivo sul risultato finale. Molto spesso l'autore della pole position è stato anche il vincitore della gara e dunque le prove assumono un grosso valore, un po' come a Montecarlo, in Ungheria ed a Singapore, altri circuiti in cui il sorpasso è merce rara.
Montmeló è il tracciato dove l'efficienza aerodinamica sarà il fattore chiave: chi è a posto su questa pista solitamente può ben adattarsi a tutte le altre del calendario. È anche per questo che la Ferrari ha in programma alcuni aggiornamenti per la sua macchina con l'obiettivo è ridurre il gap, soprattutto quello in qualifica, che ancora c'è dalle velocissime Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber.
Ma le stesse Red Bull vorranno confermare quanto di buono fatto sin qui. Vettel con tre vittorie e un secondo posto sta dominando il campionato. È un momento forse già cruciale del campionato: se tra Spagna e Montecarlo il tedesco dovesse fare il pieno, forse la lotta per il titolo piloti sarebbe solo una passerella per il giovane pilota tedesco.
Su tutti penderà poi anche l'incognita gomme Pirelli. La Casa milanese per questa gara introdurrà degli pneumatici con una nuova mescola dura per dare maggior consistenza e avere un maggior divario di prestazione dalle altre mescole, elemento che potrebbe portare a strategie più aggressive. In Turchia si è assistito a un numero record di soste ai box e più di 80 sorpassi. Tutti i team conoscono bene questa pista, ma i test invernali si sono svolti con clima fresco e umido, mentre questo weekend ci si aspetta un caldo e un tracciato asciutto: ciò significa degrado differente e altre incognite potenziali per piloti e tecnici.
Inoltre la FIA ha già dato notizia che prossimamente vieterà l'emissione dei gas di scarico anche durante le fasi di rilascio dell'acceleratore da parte del pilota, gas che favorivano l'estrazione dell'aria dalle pance laterali grazie alla posizione laterale degli scarichi. Che sia questo il fattore tanto ricercato dagli avversari che rende la Red Bull così veloce e stabile e quindi molto competitiva? E' molto probabile che non sia così, ma tutto un insieme di valori e parametri ben amalgamati dal genio di Adrian Newey. Ma la speranza è l'ultima a morire.
Sergio
team Shadow
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