Dalla sua prima edizione, avvenuta nel 1950, e fino al 1970, il Gran Premio del Belgio di Formula 1 si è svolto a Spa-Francorchamps, il più antico e famoso circuito automobilistico belga. Il lungo e velocissimo tracciato storico era il risultato del collegamento progettato da Jules de Their e Henri Langlois Van Ophem, tra le tre strade statali che collegavano le cittadine di Malmedy, Stavelot e Francorchamps, nelle Ardenne. Il percorso di forma triangolare lungo quasi quattordici chilometri era tra i più lunghi del calendario, allo stesso tempo uno dei più impegnativi per via degli interminabili tratti rettilinei. Nella seconda metà degli anni ’60 la pista fu adeguata, per quanto possibile su un percorso destinato alla viabilità ordinaria, ai nuovi standard di sicurezza, ma la accresciuta pericolosità del tracciato per le vetture che, sempre più performanti grazie all’avvento degli alettoni, dovevano affrontare percorrenze in curva elevatissime, provocò il trasferimento della prova prima sul circuito di Nivelles, che ne ospitò due edizioni, poi a Zolder, per dieci edizioni.
Si dovette aspettare fino al 1983 perché il Gran Premio tornasse a Spa, grazie ad opere di ammodernamento che resero il circuito più sicuro, anche se meno veloce e più corto. Al nuovo tracciato semipermanente lungo circa sette chilometri, che continuava ad utilizzare tratti di viabilità ordinaria – dalla curva di Blanchimont fino alla fine del rettilineo del Kemmel, uniti dal vecchio tornante La Source e da una nuova bretella permanente che collegava le altre due estremità rimaste del vecchio percorso – venne inoltre inserita una doppia chicane denominata Bus stop e nuovi box costruiti poco prima di quest’ultima curva, in conformità con il regolamento che richiedeva ai circuiti una zona di partenza situata in piano. Ulteriori modifiche vennero apportate negli anni alla chicane, alle vie di fuga e grazie alla realizzazione di una strada statale che gira intorno al circuito, oggi la pista non è più utilizzata per la viabilità ordinaria, diventando a tutti gli effetti un tracciato permanente. A dispetto delle innumerevoli modifiche Spa continua a essere uno dei tracciati più spettacolari del calendario, grazie a curve come l’Eau Rouge, una velocissima e ripida sinistra-destra in salita che prende il nome del fiume che scorre non lontano, da percorrere teoricamente con l’acceleratore completamente premuto, ma spesso anche per ‘merito’ dell’ imprevedibilità delle condizioni meteorologiche.
Sergio
team Shadow
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