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giovedì 12 aprile 2012

Malaysian race global analysis

Per il team Bielle Roventi il risultato nel GP della Malesia è stato salvato dalle seconde file, DiResta e Vergne si sono distinti per delle solide prestazioni, facendo meglio dei rispettivi compagni di squadra, ciascuno compiendo dei gran bei recuperi rispetto alla posizione di partenza. E a questo punto devo anche dire che per fortuna mi hanno cannato le qualifiche! In questo modo è stato gioco forza per me spingere sulle strategie di recupero posizione per entrambi, e la cosa ha ripagato con gli interessi. Addirittura il secondo terzetto di team ha fatto meglio della prima guida che, complice la giornata no del pilota Button, si piazza indietro pur restando comunque nei punti.
L’inciampo di Jenson lo prendo in ogni caso come un colpo di fortuna visto che il personaggio non è solito commettere frequentemente errori e che questo me lo ha combinato su uno dei tracciati che premiavano maggiormente il telaio, diciamo che si è giocato un jolly e ha limitato i danni. Adesso basta però eh, sennò scattano le sanzioni di squadra che dalle mie parti si pagano con severe punizioni corporali.
Chi ha detto sodomia!? Io no!

Qualche osservazione sulla F1 reale. Seguo compiaciuto le prestazioni di un grande e redivivo Raikkonen, aggressivo, mai domo. Penso addirittura che finora abbia raccolto meno di quanto abbia in realtà meritato, complici le due partenze dovute affrontare da posizioni arretrate e se poi si considera inoltre che la Lotus si sta dimostrando molto veloce e molto efficace sia come tempi che in termini di consumo gomme. Dalla Cina in poi confido in migliori qualifiche per il mastino finlandese, come preludio per gare di vertice a dimostrare di che pasta è fatto, anche se sono convinto che tutti ce la ricordiamo ben bene, ed anche per suggellare una prestazione che la Lotus ancora non ha potuto esprimere a pieno ma solo promettere. Il fatto che poi sia la mia motorizzazione di quest'anno non ha alcuna influenza sul tifo che faccio per loro, sia chiaro.
Per gli stessi motivi trovo perciò deludente l’inizio di stagione di Grosjean, un pilota che ha dimostrato di essere in grado di grandi prestazioni ma che finora, in gara, sembra accusare un pesante effetto “braccino” che gli fa tremare le gambine e le mutande. Forse ha sentito dire da Button (che è con me già dall'anno scorso) cosa succede a chi, nel mio team, manda a meretrici la gara per tre volte consecutive.

Le ultime note le voglio lasciare in ambito Ferrari, no dico… siamo italiani o no? E allora!
Applaudo quindi sia agli uomini sul muretto a fare il lavoro di cervello (quello che può/dovrebbe costare il posto) che a quelli nel box a fare il lavoro sporco: superlativi e senza sbavature. I meccanici soprattutto, durante i concitati pit-stop sono stati fantastici, sincronizzati, robotici, supereroici, e mi pareva infatti di aver intravisto svolazzare qualche scampolo di mantellino blu su quelle tutine rosse.
Su Alonso non c'é più molto da dire che non sia già stato detto. Mi astengo per risparmiarvi banalità trite e strasentite. Solo un timido... minchia...?! Si può?
E non mi discosto tanto dal box del cavallino nel parlare di Perez, che è bravissimo in tutto, anche quando fa le prove da seconda guida… tanto di cappello, decisamente molto più credibile di Massa (Hockenheim docet).


Alessandro
Bielle Roventi
Campionato Senna

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