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giovedì 22 settembre 2011

Staticità mercato infrastagionale (parte seconda)


Nell’articolo precedente asserivo che nel mercato infrastagionale avevo trovato le seguenti limitazioni:
a)      Pochi soldi per competere con chi ha acquistato elementi pregiati e li vuole cambiare;
b)      Non si può  utilizzare il mercato per speculazioni sugli elementi;
c)       La regola che vieta di ricomprare l’elemento prima di 4 gp non permette strategie ad elevato rischio pensando di scegliere l’elemento migliore ad ogni gp;
d)      Non c’è modo di invogliare un altro giocatore a vendere/scambiare elemento.
Nell’articolo precedente avevo dettagliato i primi due punti, ora tocca agli ultimi due.

Il punto c) è quello che mi ha fatto penare maggiormente: il limite dei 4 gp per il riacquisto che da quest’anno è stato esteso con “basta non guadagnarci”, mi ha di fatto impedito di cambiare gli elementi ad ogni gp, perché la rivalutazione dell’elemento venduto avrebbe potuto impedirmi di riacquistarlo al gp successivo. Per esempio, ho il pilota Rosberg, al prossimo gp ritengo che Shumacher possa fare meglio, decido di vendere il primo per acquistare il secondo, al termine del gp la rivalutazione degli elementi porta all’impossibilità di riacquistare Rosberg perché effettivamente è andato male e quindi li suo valore è sceso sotto quello di Shumacher; certo tutto dipende dai valori reali e quindi non è certo che si presenti sempre per ogni combinazione di vendita/acquisto, ma in sostanza il problema c’è e nel mio caso si è fatto sentire impedendomi di attuare alcune strategie.

L’ultimo punto è quello che di fatto porta ad avere un mercato statico. Qui ho notato che si hanno due concause: non poter compare qualcosa che di altri, non essere stimolati a vendere.

Il primo caso è dovuto alla regola che si può fare un’offerta solo per ciò che non è già posseduto (ovvio, come si può comprare qualcosa che non è in vendita?), ma nemmeno nel caso in cui una scuderia avesse fatto un’offerta ed io intuissi cosa sta per cambiare e provassi a fare un’offerta. Mi spiego meglio con un esempio: la scuderia A vuole vendere il pilota Perez per acquistare il pilota Petrov attualmente disponibile nel mercato, A manda quindi la sua offerta e notifica alle altre scuderie che ha fatto un’offerta, la scuderia B legge la notifica ed intuisce che A vuole cambiare Perez e quindi prova a sua volta a fare un’offerta per Perez; se alla fine A riesce a comprare Petrov e quindi a vendere Perez, B riesce a comprare a sua volta Perez. Questo è uno scenario un po’ estremo ma che mi si è presentato un paio di volte e che avrei potuto sfruttare per avvantaggiarmi, invece ho dovuto aspettare il giro giovedì successivo, il che ha comportato aspettare il gp successivo diventando l’elemento meno interessante perché il suo costo era aumentato in seguito al buon risultato ottenuto in gara.

Il secondo caso è molto semplice: al momento si vende principalmente per capitalizzare, vendo gli elementi della seconda guida per degli elementi che costino meno e mi permettano di racimolare qualche fanta euro da spendere in investimenti/accorgimenti sulla prima guida; in altre parole la seconda guida è vista da tutti come il salvadanaio da rompere in caso d’emergenza. Per quanto male possano andare gli elementi della prima guida nessuno li vende per provare strategie alternative e non si ha modo per invogliare un giocatore a vendere, provate a pensare al gioco del Monopoli quando ci si scambiano le proprietà per capitalizzare e/o completare il gruppo per poter costruire.
In conclusione dal mercato infrastagionale ho concluso molto poco, se non approfittare degli elementi che alcune scuderia hanno venduto all’inizio della stagione per capitalizzare a favore della prima guida.

Una piccola nota, l’intenzione di questi due articoli non di tipo propositivo ma solo di analisi, se, cosa e come sia da cambiare l’attuale sistema verrà analizzato successivamente, intanto descrivo solo quello che ho notato nel cercare di sfruttare al meglio l’attuale sistema.

Cristiano Cocai Sport team, 2010 Venice-Milan Champion,
De Angelis championship.

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