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giovedì 11 luglio 2013

Le montagne russe del 2013

Quella in corso si sta configurando per la Rackham come una stagione di alti e bassi, con variazioni di risultato estreme. Nelle ultime quattro gare due ritiri e due vittorie: più di così non si può.
Al Nurburgring (dove il risultato è un ritiro) l'accusato, come spesso accade, è ancora una volta Massa che ad inizio gara va in testacoda e la vettura si spegne. Ma in generale le cose in Germania non vanno benissimo per la Ferrari, a iniziare dalla decisione di sacrificare le qualifiche, viste le prestazioni non all'altezza di Red Bull e Mercedes, e partire con le gomme più dure. La Ferrari avrebbe dovuto fare un primo stint molto più lungo degli altri, invece Alonso si ferma una decina di giri prima del previsto, addirittura un giro prima di Grosjean con le gomme morbide.
Anche il secondo terzetto non brilla, con Di Resta al secondo peggior risultato stagionale dopo il ritiro in Malesia, e Ricciardo che si qualifica molto bene ma poi conclude fuori dai punti.
A fine gara riusciamo a raggranellare solo un punticino col secondo terzetto, e conserviamo la vetta nella classifica costruttori anche se con un vantaggio sul secondo più che dimezzato.
Tra i piloti, Massa perde una posizione in favore del vincitore della gara, Romain Grosjean di Fina Racing, e Alonso di Tapirlongo che era stato quasi acciuffato a Silverstone fa un nuovo balzo in avanti e continua a guidare la classifica.
C'è da dire che giocare o meno la guida al limite sul primo terzetto non avrebbe fatto una grossa differenza, col malus del ritiro sarebbe comunque finito fuori dai primi dieci. Solo con "freni e antipattinamento" saremmo entrati nella top 10, ma non avremmo agguantato più di un paio di punticini.

Cesare
Rackham le Rouge

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