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mercoledì 19 ottobre 2016

MERCATO?


Il Senna 2016, campionato con nove giocatori, a mia memoria il più affollato a cui abbia mai preso parte. Come prevedibile abbiamo affrontato un’asta piuttosto asfissiante, con tutti gli elementi in palio razziati e contesi, probabilmente con una distribuzione delle forze più equilibrata che in passato. Soli esclusi dalle lotte di mercato sono rimasti i componenti Sauber e Manor, elementi che francamente, senza patemi di smentite, non esito a definire inutili se non addirittura deleteri.
Inevitabilmente a qualche partecipante capita di non riuscire a mettere assieme una squadra sufficientemente competitiva o che almeno lo soddisfi un po’. A maggior ragione quando i contendenti sono così  numerosi. Di conseguenza ci si trova poi a non avere nemmeno mezzi per rimaneggiare il team e scommettere in qualche inserimento rinvigorente, dal momento che tutto ciò che rimane sul piatto non sono che briciole insipide. Praticamente un’asta iniziale che è definitiva, e se le cose vanno male si trasforma in una sorta di condanna. Si possono facilmente comprendere allora decadimenti della motivazione e dell’interesse per il gioco, col rischio dell’abbandono alla partecipazione attiva che è sempre dietro l’angolo. Ed è questa un’ulteriore sciagura a cascata che si abbatte sul campionato. Un giocatore che abbandona il proprio team a sé stesso non solo impoverisce la lotta, anche se condotta nelle retrovie, ma facilmente blocca ad un utilizzo poco fruttuoso tutti gli elementi acquisiti. Con questi presupposti si giunge di fatto al congelamento coatto del campionato. Niente da comprare, nessuno che vende, equipaggi abbandonati che si aggirano come fantasmi inquieti tra le classifiche e i Fanta GP.
Potenzialmente però, questi elementi sotto sfruttati potrebbero cambiare le sorti di qualcun altro, che magari non demorde ed insiste nel portare a compimento la propria stagione facendo comunque il meglio che può.

Si potrebbe pensare allora ad un sistema per sanare in qualche modo situazioni stagnanti come quella descritta, magari emettendo degli avvisi verso i team manager che saltano l’invio per un paio di gare consecutive. Inizialmente si inoltrano solo dei warnig ma poi, in caso di persistenza dell’assenza dal gioco attivo, si giunge allo smembramento della scuderia lasciata andare alla deriva, con la messa a disposizione nel mercato infrastagionale degli elementi liberati.
Un sistema che potrebbe rivitalizzare un campionato atrofizzato  e dall’esito ormai scontato, rimescolando le carte e riaccendendo nuovi interessi. Oppure in alternativa la cosa potrebbe tramutarsi in un pungolo per il team manager demotivato, invogliandolo nuovamente alla partecipazione di fronte alla concreta minaccia di vedersi smantellare la squadra. In entrambe le eventualità si darebbe una scossa all’immobilismo instauratosi, favorendo azioni in grado di portare cambiamenti ai risultati e alle classifiche. Si pensi per esempio che alla classifica per team contribuiscono anche le seconde guide, e l’inattività o meno di una squadra può avere influenza sui piazzamenti di molti equipaggi di seconda fascia. Insomma, un metodo che permetta di oltrepassare il sistema dello schieramento automatico della formazione, sistema che, tra le altre cose, con la sua inerzia lascia aumentare autonomamente capitali di crediti inutilizzati, che non vengono immessi nel circolo dell’economia del campionato e che non generano alcun aumento di competitività su nessun fronte.

Alessandro
Team Bielle Roventi
Campionato Senna

5 commenti:

Alessio Armenti ha detto...

Ciao a tutti

indubbiamente la bassa possibilita' di modificare la propria squadra durante la stagione e' un limite del ff1, dovuta al fatto che gli elementi a disposizione sono pochi.
In questi anni abbiamo cercato di smussare questo limite fino a "quadruplicare" ogni elemento. Questo ha reso piu' equilibrato il gioco relativamente all'asta iniziale, ma non ha cambiato l'ingessamento delle squadre durante la stagione.
Io e Cesare sono anni che ci pensiamo, arrivando anche a idee assurde (tipo "sabotaggio industriale" nel quale copiare un elemento per una gara... poco realistico... o mercati in mezzo alla stagione nei quali si deve riacquistare tutto... triste...)... quelle che galleggiano sono sponsor e accorgimenti tecnici, ma non risolvono la questione e quindi ogni idea e' ben accetta.
Non credo pero' che lo smembramento di una squadra sia una buona cosa, perche', proprio per il fatto che gli elementi sono pochi, andrebbe a rompere quell'equilibrio creatosi in asta iniziale, favorendo in maniera eccessiva solo chi riesce ad aggiudicarsi un elemento della squadra sciolta, e in una situazione di crediti/fantaeuro diversa da quella dell'asta iniziale... e a quotazioni che non sarebbero date dalla competizione del mercato (tanto per dire Hamilton adesso avrebbe una base d'asta di 647.000 fe... Vettel 424.000)

Alessandro ha detto...

In parte sono anche d'accordo, ma facendo un esempio concreto quest'anno il team Turanza ha inviato la formazione al primo appuntamento a Melbourne e poi basta. Ora che siamo al 18 GP possiamo permetterci di ritenere questa squadra come abbandonata? Ritirata?
Non vogliamo mettere in circolo i suoi pezzi? Ok, ma allora togliamo i suoi elementi dalle gare, almeno coerentemente non devono più fare risultato. Personalmente fatico ad accettare che un equipaggio che viaggia alla deriva senza nessuna guida si piazzi davanti ai quartetti di chi segue il gioco e le sue dinamiche con passione e impegno.
La dimenticanza o l'impossibilità occasionale di lanciare la formazione prima o poi capita a tutti, e ci sta, ma di fronte ad un inequivocabile e palese disinteresse io auspicherei un intervento forzoso che in qualche modo realizza e rende tangibile l'abbandono di un team.

Alessandro ha detto...

Vorrei evidenziare però che se da una parte è vero che il valore di elementi anche di rilievo è abbastanza ridotto, dall'altra si deve riconoscere che ciò si realizza perchè la stagione sta volgendo al termine ed il loro inserimento in un altro team porterebbe un contributo limitato.

Damiano ha detto...

Per me l'ipotesi di Alessandro non è da scartare a priori , anzi.
Secondo me dopo 4 gp consecutivi di abbandono del proprio team dovrebbe scattare automatica l'espulsione dal campionato e lo scioglimento dello stesso con messa nel mercato degli elementi così liberi da vincoli contrattuali.

Non è che nella formula 1 reale se un team si iscrive e poi non partecipa si becca lo stesso i benefit e i bonus derivanti dalla partecipazione allo stesso.

Se un non partecipa e come se non eistesse più, viene quindi dichiarato fallito e tecnici, piloti ecc sono liberi; tra l'altro vado a memoria ma non mi sembra una situazione inedita nella formula 1 reale del recente passato.

E' poi una questione di principio e di morale, non dico che se si salta una formazione sei fuori, ma un minimo di partecipazione ci DEVE essere.

speedy ha detto...

Concordo con le perplessità di Alessio pur condividendo anche l'insofferenza di Alessandro verso chi, dopo aver magari conquistato in asta elementi di alto valore utili a tutte le squadre abbandona il gioco. Non sono molto propenso agli espropri di imperio specialmente tenuto conto che se uno ha sbagliato l'asta la colpa e' sua e non di chi ha abilmente vinto elementi di valore e poi per qualsiasi ragione personale o semplicemente perché i risultati non arrivano decide di mollare. Quindi se decidiamo di andare per questa squadra dobbiamo andarci con i piedi di piombo, introducendo magari dei Warning per email alla scuderia che per tre Gp non ha mandato la formazione con ultimatum se non gioca per altri due Gp. Poi, al fine di permettere a tutte le squadre di giocare ad armi pari, più che nel mercato infrastagionale gli elementi dovrebbero essere messi all'asta ad un prezzo base rapportato per le gare rimaste e tenuto conto della base d'asta iniziale e dei risultati con la possibilità per tutte le scuderie, anche per chi non ha soldi liquidi di partecipare non solo vendendo un elemento di sua proprietà ma anche smontando un investimento (se ovviamente aggiudicataria). Questo anche per non arrivare ad un effetto deleterio della nuova regola per cui le scuderie, al fine di non rischiare di essere battute nell'asta ritardano gli investimenti e si tengono i soldi in cassa. Ovviamente se un l'elemento non è di interesse per nessuno verrà successivamente messo nel mercato infrastagionale.