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giovedì 21 marzo 2013

Come inizio non c'è male... anzi peggio

Sinceramente penso che questo sia stato tra i peggiori inizi di campionato da quando partecipo alla FF1.
Non era nemmeno arrivata la metà gara che avevo riposto tutti i sogni di gloria o di fare almeno un risultato decente.
Con Perez in lotta per tenere in pista una McLaren praticamente irriconoscibile e Hulkenberg nemmeno partito, i piloti del team Shadow avevano già dato un'impronta negativa alla gara; poi ci si è messo Maldonado con un'uscita di strada alquanto ingenua (il classico errore in frenata) e pure l'ennesima brutta partenza della Red Bull di Webber: insomma era già destino e deciso praticamente fin da subito che il GP d'Australia sarebbe finito con un bel "zero" in classifica. Mi auguro solo che sia stato un episodio e che già dal prossimo GP, che si corre nel prossimo weekend in Malesia, la Shadow possa iniziare a macinare punti e risultati.
Risultati che, nella F1 reale, sono stati salutati decisamente con sorrisi raggianti dagli uomini di Maranello che, secondo me, erano piuttosto fiduciosi fin dalle prove invernali ma che, si sa, possono sempre essere fuorvianti.
Sicuramente la Ferrari ha dimostrato di aver una macchina migliore del 2012 e che può essere facilmente portata al limite, prova ne è la prestazione sia in prova che in gara di Massa, manca forse solo una miglior gestione dei pneumatici in gara ma questo dipende sia dalle regolazioni tecniche dell'auto, sia dalla mescola della gomma che dalla tipologia di pista e di asfalto.
La Red Bull si è dimostrata come sempre la più veloce in prova ma in gara è tornata ad essere più "normale" e ha sofferto un rapido degrado delle gomme limitandone le prestazioni, Vettel è stato abile a portare a casa un podio molto importante in ottica campionato, mentre Webber prosegue nella serie negativa di partenze decisamente lente e questo spesso decide pure i suoi risultati in gara.
La Renault ha impressionato di più perchè o ha saputo nascondersi abilmente in prova oppure perchè, pur non avendo la massima prestazione, può gestire in modo oculato le gomme e questo le permette di poter programmare meno soste per i cambi e quindi avvantaggiarsi in gara; la McLaren come dicevo per ora è sprofondata in basso, addirittura dietro ad entrambe le Force India, mentre la Mercedes ha dato un'ottima impressione con una buona gara di entrambi i piloti e con un quinto posto finale di Hamilton che, molto probabilmente, ha visto giusto e ha deciso per un cambio di casacca molto opportuno, pur andando incontro a molte critiche da parte degli addetti ai lavori.
In ogni caso non si possono dare pronostici attendibili dopo solo una gara e per di più disputata su un circuito cittadino: invece in Malesia sicuramente si potranno avere indicazioni maggiori sulle forze in campo grazie anche alle migliori caratteristiche tecniche del tracciato malese.
La risposta arriverà molto preso, già nel prossimo weekend, buon divertimento!

Sergio
team Shadow
camp. Senna

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