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mercoledì 27 luglio 2011

La musica non cambia

Il GP di Germania vede nel campionato di FF1 la solita musica: gara dominata da Alonso, inseguito inutilmente da Rosberg e Vettel, almeno in questa occasione.
La Shadow fa una prestazione deludente, Webber racimola solo un sesto posto mentre Kobayashi non porta a casa nemmeno un punto. La situazione nei due campionati rimane praticamente inalterata: Webber raggiunge al quarto posto Jenson Button, ma hanno un distacco dal terzo, Rosberg, di più di cinquanta punti. Kobayashi rimane sempre fermo a quota 14, in dodicesima posizione.
Nella classifica a squadre la Shadow rimane al quarto posto, con un vantaggio di nove punti su McFlaven ed ancora molto distanziata da Tag, che è a quota 150 e quindi a più di quaranta punti.
Anche le strategie pensate non hanno sortito grandi effetti: la stagione è arrivata al giro di boa e non ci sono proprio i presupposti per poter dare un'accelerazione alla rimonta nei due campionati. Gli avversari che precedono la Shadow e pure i suoi piloti sembrano ancora difficilmente raggiungibili e non ci sono segnali positivi, dalpunto di vista tecnico, per un grosso miglioramento.
Chi ha avuto delle grosse difficoltà, nella nuova gestione degli scarichi soffiati, è stata proprio la Renault, mentre la Mercedes non riesce a trovare il bandolo della matassa e dare un impulso di maggior competitività a questa stagione che, a malincuore, è davvero molto peggio di quella appena passata.
Tempo per una pausa ora non ce n'è: si corre la settimana seguente in Ungheria, il circuito permanente con la media oraria più bassa (a aprte Montecarlo che è un circuito cittadino) e con una delle maggiori difficoltà di sorpasso. Speriamo di vedere un ulteriore recupero della Ferrari che, nella F1 reale, sta tornando a far sognare i suoi fans. Il distacco di Alonso (l'unica classifica in cui si possa pensare ad uno sconvolgimento è quella piloti) è notevole e quasi incolmabile (si ricordi due anni fa come Button "visse di rendita" nella seconda parte della stagione dopo il dominio iniziale), ma ai tifosi piace sognare e, come sempre, bisogna ricordarsi che la gara finisce sotto la bandiera a scacchi, e non prima.

Sergio
team Shadow

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