Translate

giovedì 20 novembre 2014

I box: Capitolo 2.2

Finalmente l'ultimo post in cui descrivo la mia proposta.

Prima di tutto volevo richiamare l'attenzione su quelle due percentuali che ho messo nel mio precedente post, questo per far capire il mio punto di vista sul peso dei box rispetto alla gara, mediamente si parle dell'1% del tempo di un gran premio, significativo perché si possono avere dei sorpassi, ma in una soluzione "fanta" non credo che dargli un 25% (senza contare quei gp in cui i box hanno un peso superiore all'unità) sia il giusto equilibrio, e su questo mi pare che siano in molti a pensarla come me.

Inizialmente avevo pensato a tre proposte: la prima sostanzialmente manteneva il sistema attuale introducendo un elevato fattore demoltiplicativo per la componente box, ma da alcune mie simulazioni era chiaramente un tentativo di sistemare un processo difettoso "a martellate" (espressione gergale del mondo informatico :-)), quindi cassata al secondo tentativo di trovare dei coefficienti decenti.
Una seconda soluzione rivedeva completamente il processo di calcolo dei punti dei box introducendo anche fattori proporzionali alla differenza punti tra i vari elementi, tra i tempi delle varie soste, dei tempi di percorrenza delle vetture,..., questa mia idea è rimasta in ballo fino a ieri, ma il chiaro aumento di complessità del calcolo rendeva ingestibile e innaturale il gioco.

In conclusione ecco la mia proposta.

Per prima cosa ritengo che debbano essere considerati i tempi totali impiegati dalle vetture ai box, quindi venga scelto il tempo minore tra le due vetture che sono arrivate a fine gara, se una si ritira allora si avrà un solo tempo, se entrambe si ritirano nessun tempo dei box.

Quindi si deve calcolare la percentuale ti questo tempo in relazione al tempo impiegato dal vincitore reale del gran premio.
Ora moltiplichiamo questa percentuale per 4 e per il coefficiente dei box per la particolare gara.

Per esempio, prendendo i dati del mio precedente articolo relativamente al Box Mercedes il miglio tempo di permanenza ai box è quello di Hamilton che rispetto al tempo del gp del vincitonre, Hamilton stesso, ha una percentuale di 0,81%; il coefficiente di pista per i box era 0,7, quindi alla fine si ha una percentuale di 0,81 * 4 * 0,7 = 2,27%.

Ora consideriamo il fanta punteggio ottenuto considerando solo pilota-telaio-motore (con relativi bonus da accorgimenti/investimenti, ecc.), e moltiplichiamo questo piunteggio per la percenduale calcolata precedentemente: se per esempio abbiamo 75 punti e la percentuale di prima si avrebbe un valore di 75*2,27% = 1,7 per la componente box.
Ora però queti punti andranno tolti a quilli totalizzati dai soli pilota-telaio-motore, sempre con l'esempio si avrebbe 75 - 1,7 = 73,3.

Nel caso non si avesse alcun tempo per i box (entrambe le vetture si sono ritirate) allora si prende 3% come percentuale, oppure 1,5 volte la percentuale più alta totalizzata dagli altri box).

Il coefficiente di pista per i box sarà più alto nei gran premi con più soste come mi pare sia stato quest'anno.

Ovviamente i coefficienti che ho utilizzato si possono variare, ma ritengo che l'idea di considerare il box come malus si più aderende alla realtà.

Alcune considerazioni:
- il rapporto di tutti i tempi di sosta rispetto al vincitore è perché per i doppiati non si ha un tempo e comunque la differenza in termini di percentuale è irrisoria tra il primo e l'ultimo anche con 2 giri di ritardo;
- il fattore moltiplicativo di 4 è per dare un po' di più peso rispetto alla realtà, giusto per dare un senso ai soldi spesi per i box ( ma secondo me andrebbero rivisti di un fattore 10 rispetto al costo degli altri componenti);
- in caso di assenza di tempi io sarei più propenso al fattore moltiplicativo rispetto al peggior risultato, ma si potrebbe anche scegliere una percentaule massima, questo è l'unico caso in cui è un po' delicata la questione però è anche vero che giustificherebbe il maggior costo dele scuderie maggiori in quanto sono le più probabili che almeno una vettura arrivi in fondo.

Cristiano aka Argo
Cocai Sport team

4 commenti:

Cesare Cameroni ha detto...

Non sono convinto che il rapporto tra il tempo totale dei pit ed il tempo totale di gara rappresenti adeguatamente il peso dei box.
Faccio un esempio: la scorsa gara Raikkonen ha chiuso settimo con un vantaggio di circa 0,2 secondi su Hulkenberg. Come tempo totale dei box il finlandese è stato di circa 17,7 secondi più veloce del tedesco (per via di una sosta in meno), quindi in questo caso specifico il box ha pesato molto più della pista sul risultato finale, nonostante il tempo totale dei box pesi per meno dell'1% sul tempo totale di gara.

Sono favorevole al fatto di considerare il tempo totale dei box (così com'è, comprendendo quindi errori, penalità, problemi tecnici e quant'altro) invece del tempo migliore. Diventerebbe obbligatorio escludere i piloti ritirati, cosa che darebbe ai box la stessa affidabilità del motore.

Se teniamo conto che di fatto il peso degli elementi del primo quartetto è stato approssimativamente 29%-27%-23%-21% (pilota-telaio-motore-box, dati aggiornati a dopo l'Ungheria, quando ho tempo li aggiorno ulteriormente) i box pesano già poco più di due terzi del pilota.

Sono andato a vedere un po' di dati al volo, sono conti fatti di corsa tanto per avere un'idea generale. In media la differenza tra il tempo totale dei box migliore e quello peggiore (escludendo i ritirati come proposto) è stato circa 50 secondi (come dicevo prima ci sono dentro strategie diverse, ma anche errori e penalità). Difficile capire con cosa confrontare il dato. Se guardiamo il distacco medio tra il vincitore e l'ultimo dei non doppiati è stato sugli 80 secondi, ma quello dipende più che altro dal tempo medio di percorrenza di un giro, non mi pare molto significativo.

Se guardiamo i distacchi, in gara tra un pilota e il successivo ci sono stati in media circa 8,7 secondi. Guardando i tempi totali dei box il distacco medio è stato di circa 3 secondi. Considerando che già ora i box pesano meno degli altri elementi si potrebbe dimezzarne il punteggio e si avrebbe un box che peserebbe più o meno un terzo del pilota. Per ottenere questo risultato sostanzialmente si potrebbero dimezzare i coefficienti dei box. Ovviamente questo vorrebbe dire dimezzare anche le basi d'asta e il costo degli investimenti.

Enrico ha detto...

Cesare, solo per la lunghezza di questa risposta ti darei 50.000 crediti...
:)

Cesare Cameroni ha detto...

A questo punto della stagione per cambiare qualcosa in classifica mi servirebbero direttamente 50.000 punti :-)

speedy ha detto...

Sono d'accordo con Cesare. La soluzione di Cristiano seppur condivisibile anche da me su tante basi di partenza, si perde in calcoli ancora troppo complicati per la "fluidità" del gioco (va bene aspettare i risultati da Cesare ma mi piacerebbe avere prima un'idea se ho vinto o meno una gara) e, soprattutto, di fatto vanificherebbe totalmente il quarto elemento, la cui introduzione trovo comunque positiva, relegandolo a poco più (o poco meno) di un accorgimento tecnico. Quindi appoggio quanto detto da Cesare: basta dimezzare i coefficienti di pista (ed ovviamente le basi d'asta) per rendere il peso dei box più consono alla realtà. Accettabile anche la proposta di prendere i tempi globali dei box che da un lato risolve la problematica penalità e dall'altro rende l'elemento molto meno affidabile, avvicinandolo al motore. Io preferivo quella di prendere il tempo peggiore, sposando in qualche maniera l'idea di "malus" di Cristiano.