Campionati

venerdì 30 luglio 2010

Germania positiva

Un GP di Germania che termina con un altro risultato positivo per l'intera Shadow. Adrian Sutil ottiene il terzo secondo posto della stagione, mentre Buemi porta a casa un altro punto mondiale per la sua classifica.
E' da pensare che senza la debacle della Force India e dei suoi due piloti il risultato della Shadow sarebbe stato addirittura migliore, molto probabilmente la prima vittoria stagionale.
In entrambe le classifiche non cambiano le posizioni per i due piloti e per la Shadow, ma ora i distacchi dalle posizioni di vertice si sono ridotti a distanze facilmente colmabili. La speranza quindi é che i prossimi GP possano dare alla squadra la prima e tanto attesa vittoria stagionale, ma i risultati fin qui ottenuti sono assolutamente soddisfacenti.

Sergio

Gran Premio di Germania - Ennesima vittoria per Hamilton

Hockeneim - Dopo due battute di arresto, legate a discutibili decisioni del commissario di gara, è tornato alla vittoria nel il leader del campionato senna Lewis Hamilton. La pole è stata solo sfiorata ma in gara è stato implacabile come già diverse volte quest'anno e l'obiettivo, considerando che il mondiale può solo essere perso, è quello di raggiungere il record di vittorie personali.
Il team manager ha annunciato pertanto nuovi investimenti già dal gran premio di ungheria in modo da rendere ancora più forte il team.
Nei punti è entrato anche Schumacher, il pilota è ancora arrugginito e lavora con il team in attesa di risultati che promette arriveranno al termine della stagione.


Giovanni

Una gara deludente

In gara la situazione si dimostra subito meno rosea del previsto. Webber al via conserva la quarta posizione ma dopo poche curve viene passato da Hamilton. Barrichello e Hulkenberg non sono molto competitivi e perdono posizioni.
In controtendenza solo Kobayashi la cui bella prestazione viene però vanificata dal malus per il ritiro di Yamamoto, telaio del secondo terzetto.
La gara non riserva acuti per i nostri elementi. Webber non sembra poter recuperare posizioni e in occasione dei pit stop viene superato anche dalla seconda McLaren, quella di Button.
Come già fatto in passato Hulkenberg allunga molto il primo stint ma questa volta non ne trae grossi benefici.
Alla fine il risultato della gara è piuttosto modesto: Webber sesto, Kobayashi 11esimo, Barrichello 12esimo, Hulkenberg 13esimo.
Nel FantaGP otteniamo una quinta posizione, che ci allontana di ulteriori cinque punti dalla vetta delle due classifiche. Ormai più che guardare davanti dobbiamo curare gli inseguitori, in particolare McAlex e Mad Max, che sono staccati di 12 punti tra i piloti e 16 tra i costruttori.
Speriamo che l'Ungheria ci sia propizia, in modo da passare poi le quattro settimane di pausa con un po' più di serenità.

Cesare

FantaF1 - Cocai aumenta

Aria di festa anche a Hockenheim in casa Cocai, l'ennesimo arrivo sul podio di Button, secondo, gli permette non solo, ovviamente, di restare tranquillo in testa al campionato, ma anche, e sopratutto, di incrementare il suo distacco sul secondo, che ora è Vettel a ben 42 punti di distacco, per il gioco dell'alternanza tra i piloti in lotta per il secondo posto.
Cocai continua con la sua gestione spregiudicata dei piloti, incitandoli alla guida al limite anche in Germania, nonostante l'enorme vantaggio, talmente è sicuro delle sue possibilità.
Gli altri? Vettel in ripresa grazie ai punti vittoria del motore, Alonso ed Hamilton eccessivamente penalizzati dalla deludente prestazione dei motori Force India e Williams, in particolare è stato proprio il Cosworth montato sulla Williams che ha deluso maggiormente, dopo le buone qualifiche, davanti ai potenti Mercedes, in gara si sono persi per strada e né Barrichello ne Hulkenberg sono riusciti a trovare il giusto passo per arrivare un po' più in alto in classifica e raggranellare quella manciata di punti che avrebbero permesso ad Hamilton di arrivare quanto meno a podio. Il motore non è tutto come dimostrano le deludenti prestazioni di Rosberg che pure monta il fortissimo Renault Red Bull, ma se si vuole vincere serve anche un propulsore all'altezza, vedi Alonso di Red Dart, primo come pilota e telaio ma molto indietro come motore Mercedes Force India, ha realizato solo uno striminzito terzo posto.
Comunque non si può mai dire, Button della Cocai potrebbe commettere qualche passo falso, come già successo, e totalizzare un bel paio di zero punti, ed ecco che se uno degli inseguitori azzecca un paio di risultati di rilievo consecutivi, il fantamondiale si riapre.
Speriamo che accada, per lo spettacolo e per risvegliare l'interesse per il campionato DeAngelis troppo narcotizzato dallo strapotere Cocai.

Damiano

Il ritorno di Kamui

Nelle ultime due gare sembra tornata nelle zone altre della classifica la Sauber, che ad inizio stagione aveva deluso le aspettative. In particolare ha attirato la nostra attenzione un ritrovato Kamui Kobayashi, già elemento della nostra scuderia la scorsa stagione (quando in Toyota sostituì Glock infortunato) che ci colpì lottando con un allora fortissimo Button sulla Brawn.
Visto che Kamui era tra gli elementi disponibili e che non aveva richieste economiche eccessive, l'abbiamo chiamato a sostituire Karun Chandhok, che anche nella realtà è stato rimpiazzato da un pilota giapponese, Sakon Yamamoto.
I dieci punti del secondo terzetto sono tutti stati ottenuti nelle prime tre gare, quando avevamo Rosberg su telaio di Schumacher. Speriamo che ninja Kamui continui a fare delle belle prestazioni e ci porti di nuovo qualche punto utile per la classifica costruttori.
Passando a parlare di Hockenheim, nelle qualifiche va bene Webber, anche se è un po' in calo rispetto al solito per via di un errore nel primo settore proprio all'ultimo tentativo, che ha permesso alle due Ferrari di inserirsi tra le Red Bull. Confermano il buon periodo le Williams, entrambe in Q3, mentre il nuovo arrivato Kamui Koabayshi ottiene un buon piazzamento con la 12esima posizione.
Nella fantagriglia è prima fila, a meno di tre punti dalla pole. Nella gara di domani possiamo lottare per la vittoria, basta che Webber recuperi almeno una posizione.

Cesare

Primo bilancio

Siamo a metà del campionato, ho già scritto diversi articoli relativamente alla struttura/regolamento della fanta formula 1 a cui gioghiamo e volevo trarre qualche conclusione da tutto quello che ho detto fin'ora.
Credo che qualche mia articolo abbia suscitato interesse, almeno quello relativo alla forma della fanta gazzetta come blog.
Ho pubblicato gli articoli sul forum, visto che qualcuno suggeriva che con quel mezzo era più facile commentare, ho visto che ci sono stati diversi lettori (o forse dovrei dire visite agli articoli, non si sa se dalla stessa persona o da persone diverse), ma nessuna risposta: è forse dovuto al problema della registrazione al forum che scoraggia a scrivere o nessuno ha niente da dire? Nemmeno che sto dicente delle emerite cavolate e che fari meglio a parlare di topolino?
Quello del campionato De Angelis so già che non scriveranno mai niente in proposito, preferiscono dirmelo in faccia fanno prima ^_-

Fintanto che nessuno ha niente da dire/ridire, mi baserò solo sui commenti verbali ottenuti dai mie compagni di campionato.

Da quello che ho osservato e che tutti concordano che il sistema d'asta ed il mercato infrastagionale devo esse rivisti: del primo accusano principalmente il sistema al ribasso ma non disdegnerebbero una forma completamente nuova, del secondo la totale mancanza di flessibilità e quindi di poter guadagnare.

Gli altri argomenti esposti, li hanno trovati di interesse ma non ho percepito un fervore paragonabile ai due punti precedenti.

Gli articoli non sono finiti, ho ancora qualche cartuccia da sparare, solo che tra lavoro, una bambina di 4 anni, una di 3 mesi e soprattutto una moglie, il tempo per scrivere degli articoli di qualità almeno decente è veramente poco.

Buon game a tutti.

Cristiano
aka Argo president of Cocai Sport team.

Formula1 reale. Red Bull non è imprendibile

Era da almeno due gran premi che la Ferrari mostrava i denti, però senza mai azzannare, sopratutto per l’eccessiva lentezza in qualifica, per errori dei piloti, e anche per le congiunzioni di una serie di sfortunati eventi e incomprensioni.
In Germania la Ferrari è arrivata finalmente concentrata in tutti i suoi reparti, piloti, tecnici, meccanici, ingegneri, e non hanno fallito; la pole è sfuggita solo perché la Red Bull ha una qualche diavoleria più o meno regolare, più o meno dimostrata, che permette un giro secco ai piloti con la macchina più bassa e con un effetto suolo che gli altri non sono riusciti ancora a sviluppare. In gara non c'è stata storia, le Ferrari erano nettamente più forti, e via via che si svuotavano i serbatoi la macchina andava sempre meglio.
Probabilmente favorita anche dalla tipologia del tracciato, la Ferrari mette già l'ipoteca sulla vittoria anche in Ungheria. Red bull e sopratutto Mclaren sono apparse in difficoltà, in particolare Mclaren è apparsa in forte ritardo di sviluppo e solo la bravura di Hamilton e l'acume tattico di Button hanno permesso di portare a casa qualche punto.
E la Red Bull? Onestamente domenica non è apparsa in gran forma, e forse sono vere le voci che sostengono che la monoposto abbia raggiunto il suo limite di sviluppo, dall'inizio del campionato tutti continuiamo a ripetere che è la vettura da battere ma tra errori dei piloti, errori di strategia, rotture e passi falsi come in Germania , hanno lasciato troppo spazio alla Mclaren prima e alla Ferrari da qua in avanti, e infatti sono dietro in entrambe le classifiche col problema aggiunto della gestione dei piloti. La mia personale impressione è che faticheranno molto , e vista la progressione e la costanza dei diretti avversari, più gli attesi exploit degli outsiders come Renault, Mercedes , e attendiamo con impazienza anche Force India a Spa e Monza, la vittoria finale non è per nulla scontata né tantomeno facile.

Non c'è più il gioco di squadra di una volta

A quanto pare quest'anno la Ferrari non va proprio d'accordo con i giudici di gara.

Breve commento sul perché è stato introdotto il divieto per i team di dare delle direttive per i piloti relativamente agli ordini di arrivo.
La suddetta regola è stata introdotta congiuntamente all'introduzione delle toto scommesse sulla F1, ossia per evitare che le probabilità di vedere un Massa arrivare davanti ad un Alonso fossero praticamente nulle dato che la scuderia ha disposto che Massa debba sempre far passare Alonso, quindi per rendere più difficile indovinare l'ordine di arrivo, ossia rendere più difficile l'ottenimento di una vincita, in conclusione "per fare più soldi".

In se la regola non ha senso, concordo sul fatto che andrebbe depennata, altrimenti a che serve avere una squadra se non possono fare lavoro di squadra? D'altro canto fintanto che esiste la toto F1 la regola deve esistere, quindi si devono abolire prima le toto scommesse: semplicemente impossibile dato il giro di denaro. La regola rimane.

Per quanto riguarda i fatti:
 - il comportamento della scuderia Ferrari sia in gara che nel dopo gara (si vedano certe facce/risposte/imbarazzi/tentennamenti/pause alle varie interviste) lascia capire abbastanza chiaramente che c'è stato un ordine da parte della scuderia;
 - tutto quello che si può dire che ci sono solo prove circostanziali, non certezze, ipotesi, deduzioni, per quanto poco credibile la tesi che il team ha notificato a Massa che Alonso era più veloce e che quindi Massa abbia deciso autonomamente di farsi superare senza creare problemi, comunque regge;
 - ad ogni modo Massa ha comunque sbagliato, seguendo lo spirito del regolamento per cui si cerca di mantenere difficile il pronostico, nel farsi superare così facilmente senza alcuna lotta;
 - visto quanto detto sopra ritengo che la decisione della federazione sia stata presa con troppo leggerezza, e che invece andasse punito il solo pilota Massa per comportamento non conforme allo spirito di gara;
 - che la Ferrari non faccia ricorso era ovvio, i soldi ce li ha, paga ed intanto ha fatto preziosi punti per il campionato, punti per cui gli sponsor pagheranno.

Certo che sono proprio degli ingenui certe volte, cosa gli costava accordarsi prima su una parola d'ordine: "metti la configurazione G11 per risparmiare benzina", piuttosto che "Rallenta per un paio di giri, temiamo un problema con i freni", "Va piano che c'è tua moglie che ti aspetta a casa", o qualunque altra baggianta.
Basti pensare a Webber che gli hanno ordinato di "rallentare per risparmiare benzina", solo che non è colpa sua se Vettel prende paura durante il sorpasso e si va a schiantare (vi ricordate il suo commento uscito dalla macchina: "Webber non ha capito niente!", aveva capito benissimo solo che non poteva farsi superare come fosse un doppiaggio, doveva fare un po' di scena ^_^).

Chissà quale chicca ci riserverà il prossimo gp.

Cristiano
 aka Argo president of Cocai Sport team.

venerdì 23 luglio 2010

F1 reale - Alcune considerazioni

Sono veramente soddisfatto dell’andamento del campionato di quest’anno. Premetto che, praticamente da quando è morto Senna, seguo la formula 1 più per passione per lo sport motoristico in sè e per tutto il circus in generale che per tifoseria per una squadra o un pilota in particolare; diciamo che vado a istinto, a simpatia, a estro.
Ovviamente non è tutta colpa di Senna, altri fattori hanno influenzato questo diverso approccio, non ultimo quello anagrafico: quando Ayrton ha debuttato avevo 11 anni, ora che sono vicino ai quaranta le priorità e il trasporto emotivo sono diversi.
Questa lunga premessa per dire che mi pongo nei confronti delle gare, dei piloti e delle squadre con un certo appassionato distacco che mi fa vedere certi avvenimenti con l’occhio disincantato di chi ne ha già viste molte, se non tutte, e non con l’occhio iniettato di sangue del tifoso che spesso perde di vista l’obiettività dei fatti.
Per questo motivo NON parlerò dell’ennesima patetica polemica Ferrari - FIA e della teoria del complotto perchè ritengo non ci sia assolutamente nulla da dire se non che gli attori della questione pensino in fretta a come rimediare ai propri errori.
Vorrei spendere due parole invece su alcuni elementi che mi appagano quest’anno, cominciamo dai piloti:
Hamilton e Button e un po’ tutta la McLaren stanno facendo veramente bene quest’anno, dimostrano di completarsi a vicenda, c’è un buon feeling in squadra, c’è consapevolezza delle proprie possibilità da parte di entrambi, si ha l’impressione che lavorino costruttivamente tutti in un unica direzione. Un plauso alla McLaren che dopo lo scandalo spy-story sta lentamente ricostruendo quell’immagine di team vincente e perfetto che aveva negli anni 80 e 90. Senza Ron Dennis dico che è anche meglio, Hamilton e Button, sono sicuramente più belli, scanzonati e rilassati di Hakkinen e Coulthard. E anche più bravi; ...e mi rimangio quanto detto mesi fa su Button.
E poi, Barrichello, che varie volte nel corso della sua carriera avrei visto più volentieri a fare il tassista in una città di provincia, mi sta sorprendendo e la cosa mi riempie di gioia. E’ vero, varie volte un po’ tutti abbiamo detto, “ma ritirati, lento piagnone, lascia spazio ai giovani”, ma i giovani dove sono?? E allora ben venga il vecchio Rubinho che si sta prendendo - ad anni di distanza - qualche piccola rivincita anche vs il crucco, portando tutta la sua esperienza a questa Williams e portando risultati pesanti nella classifica dei team minori.

Già, la Williams, quante volte l’ho vista a terra per poi risalire? col motore Honda negli anni 80 era imbattibile, poi non rinnova il contratto e torna a metà schieramento, passano gli anni e monta il Renault e ritorna brevemente imbattibile , poi perde la motorizzazione e sparisce nelle retrovie, poi monta il BMW e lentamente arriva quasi a giocarsi il mondiale, perso perchè BMW appoggiava quell’ebete di Ralf Schumacher invece che il talento puro di Montoya ... poi giù ancora col Ford, poi un po’ meglio col Toyota... e ora di nuovo col nuovissimo Cosworth, come scuderia di punta.
Macchina inglese , motore inglese, williams e cosworth sono gli ultimi telaisti e motoristi che arrivano a noi direttamente dagli anni 70, sono una vera squadra, non un team costruito a tavolino, senza anima nè passione; a Frank Williams e Patrick Head va tutto il mio rispetto e la mia stima, da più di trent’anni sono sempre là a dimostrare che si può anche non vincere sempre ma l’importante è avere la passione e crederci perchè amano questo sport e questo ambiente.
In particolare Frank Williams dovrebbe essere da esempio per tutti quelli che lavorano all’interno di questo mondo e tutti quelli che seguono questo sport.

Anche per questo quando la Williams va bene, io sono più contento.

Damiano.

Fanta F1 - Rimescolamenti di classifica e... diamo i numeri

Il GP di Gran Bretagna ha rappresentato il giro di boa del mondiale, essendo il 10° su 19 gp previsti. Grazie agli zero punti in casella di Vettel e Kubica, Hamilton ha sfruttato la gara di casa per agguantare la seconda vittoria consecutiva e li ha superati entrambi di slancio portandosi in seconda posizione, anche se a ben 41 punti dal leader Button. Hamilton sembra ora in grado di lottare alla pari con il leader e con i diretti avversari (Kub e Vet), ma paga il fatto di aver avuto per la prima parte della stagione una motorizzazione oltre che poco performante anche poco affidabile: troppi gli arrivi dove ha totalizzato una manciata di punti mentre Button, spinto dal veloce e affidabile Mercedes, vinceva gare su gare o si piazzava a podio, facendo il vuoto sugli altri fino ad arrivare al distacco di oggi, i famosi 41 punti, che è il più largo che abbia mai avuto sul secondo in classifica, complice anche la lotta tra gli altri tre pretendenti.
Una rimonta, da parte di Hamilton e Vettel e anche di Kubica, appare difficile, quasi impossibile, tutto dipende dall’affidabiltà e la prestazione che saprà dare il telaio Schumacher a Button, oltre che le proprie prestazioni da pilota, anche se da questo punto di vista il biondo inglese sembra essere granitico nel fanta quanto nella realtà: se la macchina va, lui c’è, e non sbaglia.
Infatti , e veniamo ai numeri, analizzando le classifiche e i piazzamenti , emerge che Button, oltre ad aver totalizzato ben 4 vittorie, contro le 2 di Ham e Vet (1 a testa per Kubica e Rosberg), ha anche 4 arrivi a podio (secondo o terzo), in questa particolare classifica divide il primato con Kubica e tiene dietro Vet e Web (3), Alo e Mas (2); un unico arrivo a podio (oltre le vittorie) per Ham e Sutil.
In pratica Button in 8 gare su 10 è arrivato o primo o secondo o terzo, e questo basta e avanza a spiegare il perchè sarà difficile che il campionato gli sfugga di mano, per la gioia del suo team manager Argo e di tutta la Cocai sport.
Per completare la carrelata di numeri, val la pena di evidenziare che Ham è il pilota con più pole (4) seguito da Vet (3), distaccati But, Ros e Web con una a testa; per quanto riguarda gli arrivi a punti i soli Ham, Alo e Ros hanno raccolto punti in tutti e 10 i gp fin qui disputati, anche se spesso in zone basse della classifica (Ham detiene il singolare record di 4 quinti posti consecutivi).

E per finire, una curiosità: la pole realizzata col maggior numero di punti GP è di Hamilton proprio nell’ultimo GP di Gran Bretagna (gara di casa) con addirittura 68,4 punti mentre la gara vinta con più punti è sempre di Hamilton al gp Europa a Valencia con 68,1 punti gp.
Di contro , la pole ottenuta con meno “sforzo” è di Vettel in Australia con soli 52,6 e la vittoria è sempre di Vettel a Monaco con la miseria di 51,0 punti.
Da una analisi molto sommaria e frettolosa emerge comunque che, totalizzando un punteggio almeno di 50 punti gp, il pilota arriva quasi sempre nei primi tre sia in qualifica che in gara; gli estremi, si sa, non sono significativi e rappresentano l’eccezione.

Per i numeri è tutto , ci aggiorniamo a fine campionato.

Damiano

Gli accorgimenti che migliorano di due posizioni

Ho analizzato quando conviene, e se conviene, utilizzare quegli accorgimenti che danno due posizioni in più all'elemento: sospensioni, fondo piatto e benzina.
Il confronto l'ho fatto con gli accorgimenti di pari costo che danno invece due punti in più.

Il risultato è abbastanza semplice:
 - se l'elemento arriva ad una posizione inferiore alla quinta (dal sesto in poi per intenderci) conviene l'altro tipo di accorgimento in quanto da 2 punti anche se arriva ultimo
 - se l'elemento arriva terzo, quarto o quinto, è decisamente conveniente in quanto il miglioramento della posizione da più di 2 punti, con rendimento massimo ovviamente se arriva terzo;
 - se l'elemento arriva secondo conviene anche se il bonus è parzialmente sfruttato (migliora di una sola posizione) ma comunque si ottengono più di 2 punti;
 - se l'elemento arriva prima l'accorgimento è totalmente inutile, soldi buttati.

Come tipo di accorgimento mi piace, permette di mantenere competitivi i primi cinque elementi della classifica, ossia con soli 150000 FE a gp posso accontentarmi di un pilota che arriva tendenzialmente nelle nelle prime 5 posizioni per essere competitivo con i primi, spendendo qualcosina meno all'asta, se poi arriva spesso terzo è come se avessi il primo pilota.

Ad ogni modo continua a pensare che manchi qualcosa di gratuito legato alle posizioni guadagnate/perse rispetto alla qualifica.

Cristiano
 aka Argo president of Cocai Sport team.

Solo il pubblico può giudicare i giudici

In risposta al mio articolo precedente, a quanto pare solamente il pubblico pagante della Formula 1 può giudicare i giudici di gara.
Per quanto rigurada la penalità inflitta alla Ferrari, posso solo che ripetermi: vergogna, vergogna, vergogna.

Vorrei invece tornare sulla safety car: mi sono confrontato con alcuni amici sulle possibili soluzioni cercando di utilizzare al meglio la tecnologia ora disponibile in gara, di idee ne sono venute fuori molte, alcune un po' troppo complesse a mio avviso.
Dopo tanto discutere su come e quando far intervenire la safety car, mi sono chiesto: "Ma serve ancora la safety car?"
Secondo me no, ed il motivo molto semplice: la macchina di sicurezza serve per rallentare, compattare le vetture in gara al fine di mettere in sicurezza piloti e commissari eventualmente intenti a ripulire il circuito, tutto il resto sono regole aggiuntive introdotte in caso di presenza della safety car (nessun sorpasso, box aperti/chiusi, tempo minimo sul giro, ecc.). Ma con la tecnologia attuale: radio con trasmissioni digitali su tutte le vetture, gps su tutte le vetture, e molto altro ancora, perché semplicemente non decidere quanto è il tempo minimo di percorrenza sul giro in caso di problemi, quindi designare semplicemente la prima autovettura come safety car. Basta decidere di aggiungere una spia, fare una comunicazione direttamente dai giudici di gara senza passare per le scuderie, ecc. In questo modo spariscono tutti i problemi di quando e come far intervenire la vettura di sicurezza. Sicuramente c'è chi obietterà: "Ed i sorpassi quando la safity car esce? La prima autovettura non uscirà mai?"
La risposta è molto banale, una volta che i commissari hanno deciso che non serve più andare piano, i piloti posso iniziare i sorpassi solo dopo aver passato la linea del traguardo: il secondo può superare il primo solo dopo che ha passato la linea.

Cristiano
 aka Argo president of Cocai Sport team.

Luci e ombre a Silverstone

A Silverstone riusciamo a guadagnare un ottimo podio tuttavia a causa del nuovo sistema di punteggi sono ben sette i punti persi in classifica costruttori e, se le Red Bull continuano ad affermarsi, anche senza fare doppiette come del resto è avvenuto a Silverstone, diventa difficile riuscire a portare fino in fondo il vantaggio sin qui accumulato. Occorre che Liuzzi cominci a dare qualche punto in più e, soprattutto, che Schumacher si dia una svegliata! E pensare che Webber in asta non lo voleva nessuno...

Mario

Ancora Webber!

I tifosi inglesi si aspettavano una grande prova da parte dei propri connazionali, vincitori degli ultimi Campionati del Mondo ma lo strapotere della Red Bull rende impossibile questo sogno.
A vincere comunque è Webber che, come australiano, è quasi inglese (oltre ad abitare in Gran Bretagna).
Solo un errore iniziale (o meglio un tamponamento di Hamilton) impedisce a Vettel di essere anche lui protagonista a causa di una foratura iniziale anche se il tedeschino riesce a fare una bella rimonta, aiutato anche dalla Safety Car.
Bene Rosberg, desaparecido ancora una volta Schumacher mentre le Ferrari ... beh meglio non dire nulla, non ci si può sempre lamentare!

Mario

Una qualifica da primato

Per fortuna sembra che le nostre considerazioni sulle prestazioni della Williams, fatte dopo il gp d'Europa, siano sbagliate. Infatti anche in Gran Bretagna la scuderia di Grove risulta piuttosto competitiva e attiva nello sviluppo della vettura. Magari anche in F1 hanno introdotto gli accorgimenti gratuiti per il gp di casa.
La notizia dell'inizio del fine settimana (almeno per noi che abbiamo elementi nelle retrovie) è la temporanea sostituzione di Bruno Senna con Sakon Yamamoto, forse per ragioni economiche, forse come punizione per una email critica nei confronti del team manager della sua scuderia. Comunque sia questa sostituzione dovrebbe permettere al nostro Chandhok di guadagnare una posizione in qualifica ed in gara, ma rimanendo ben lontano dalla zona puntigp non fa una grande differenza.
Visti i coefficienti spendiamo un bel po' di soldi sul telaio del primo terzetto, ma almeno in qualifica non ce n'è bisogno. Grazie a Webber secondo e Barrichello ottavo otteniamo la pole con ben 75.7 puntigp, il più alto punteggio in qualifica mai ottenuto dalla nostra scuderia, a circa dieci punti dal record assoluto di Ayrton Senna Racing.
I margini di vantaggio sugli inseguitori sono ampi, segno di forza ma anche dello squilibrio di una scuderia che punta troppo su un solo elemento (Webber pilota e telaio) e che quindi varia drasticamente punteggio al variare delle fortune dell'elemento in questione.
Probabilmente una scuderia più equilibrata, che riesca a distribuire il rischio su più elementi forti, può avere quella costanza di risultati che nell'arco di una stagione è più redditizia in termini di classifica.
Per questa qualifica comunque godiamoci il primato, e domani cerchiamo di ottenere la vittoria. Basta che Webber vada a podio per avere alte probabilità di farcela.

Cesare

GP di Germania

Domenica prossima, sul circuito di Hockenheim, si corre il GP di Germania, undicesima prova del Mondiale 2010. Per chi si è avvicinato al mondo della Formula 1 in questi ultimi anni, la pista tedesca rappresenta probabilmente un circuito "comune", uno dei tanti che caratterizzano la Stagione.
Gli appassionati con qualche anno in più sulle spalle, però, ricordano sicuramente e con un pizzico di nostalgia, la "vecchia" Hockenheim, quella che fino al 2001 ha regalato medie sul giro prossime ai 250 km orari e duelli mozzafiato sul filo dei 340 all'ora. I piloti si tuffavano ogni giro in rettilinei lunghissimi immersi nella foresta, in una sorta di "ritorno al passato" che rendeva questo Gran Premio assolutamente unico al mondo. Insieme a quelli di Spa e Monza, questo tracciato completava il trio delle piste più affascinanti, pericolose e veloci dell'intero Mondiale. Tracciati che premiavano i piloti più coraggiosi, tracciati che forse oggi mancano a questa Formula 1. La configurazione aerodinamica delle monoposto per il vecchio tracciato era simile a quella di Monza. Ali completamente scariche e acceleratore premuto per 3/4 di giro. Dal 2002 in poi, il circuito è stato stravolto. I lunghi rettilinei che caratterizzavano la pista sono scomparsi per lasciare il posto ad una configurazione più lenta e forse più "televisiva", con nuove tribune e più punti di ripresa delle monoposto, così facendo, il fascino di Hockenheim è così svanito tutto d'un tratto, ma rimane senza dubbio nel cuore di chi ha vissuto gare storiche.
Con le modifiche apportate a partire dal 2002, la pista ha visto ridurre la sua lunghezza da 6825 metri a 4574, con un tempo sul giro che è passato da un minuto e 40 secondi circa a 1 minuto e 13 secondi (record attuale).
Come ogni anno, il GP di Germania allungherà la sua lista di presenze nel Mondiale di F1. Certo è, però, che leggendo "Hockenheim" gli appassionati di F1 non potranno fare altro che ricordarsi una pista. Quella che non c'è più, ma che è forse più viva di quella in cui le monoposto sfileranno domenica prossima.

Sergio

Silverstone "anomala"


Un Gp d'Inghilterra che prosegue, sulla falsariga di quello precedente, con una striscia di polemiche sul comportamento "anomalo" dei commissari di gara relativamente al guidizio dell'episodio tra Kubica ed Alonso. E' molto probabile che l'elevata competitività di molte squadre, nonchè la vicinanza delle prestazioni delle vetture di vertice, fa sì che intervengano fattori che prima non erano mai stati contemplati e quindi gli stessi commissari di gara sono costretti ad esaminare e giudicare episodi di gara, più o meno corretti, che prima avevano molto raramente da vedere.
Ovviamente le decisioni che devono prendere dovrebbero essere quasi in tempo reale, sia per la velocità della competizione sia per evitare inutili rischi ai piloti, nel caso in cui incorrano in una sanzione che li escluda dalla gara in modo definitivo.
Per tornare ai risultati della gara inglese, la Shadow porta a casa ancora un buon piazzamento, un quinto posto con Adrian Sutil, il quale prosegue nella striscia positiva iniziata in Bahrein con uno splendido secondo posto, e con un undicesimo con Buemi, che per pochissimo non consegue il terzo risultato utile consecutivo.
E' un vero peccato che il pacchetto Ferrari abbia subito ancora una penalizzazione in termini di posizione in gara, perchè un risultato diverso avrebbe sicuramente determinato un'altra posizione in classifica per Sutil e la Shadow.
Nel campionato piloti Sutil rimane ancorato saldamento al quinto posto, con 31 punti di ritardo dal secondo e quindi ancora perfettamente in lotta per diventare vice-campione, mentre Buemi sta dando un buon contributo alla corsa per il campionato a squadre, che vede la Shadow ancora nelle posizioni di vertice.

Sergio