C'è veramente poco da dire riguardo il GP della Cina, appena disputato sul circuito di Shanghai.
Si tratta di quelle gare che nascono male e pure finiscono peggio, o quasi.
Nelle prove, davvero poco entusiasmanti, il disastro Red Bull ha colpito subito Webber, tagliando immediatamente le possibilità migliori, d'altro canto la McLaren sta facendo ancora molta fatica e la competitività è ancora abbastanza lontana, nonostante il buon risultato in gara di Button.
Infine la Williams è ancora lontana da una messa a punto ottimale e la magra soddisfazione è che entrambe le monoposto sono giunte al traguardo, anche se al di fuori della zona punti.
Dunque una gara completamente negativa che si spera non si ripeta nel corso del campionato, ma il tutto è strettamente legato alla mancanza di competitività di McLaren e Williams ed alla loro capacità di recuperare il terreno perso nel corso dell'anno. Se questo non avverà, o avverrà molto avanti nel corso dell'anno, la stagione sarà irrimediabilmente persa e sarà necessario fare gara per gara, con l'unico obiettivo il risultato parziale del singolo evento, tralasciando qualsiasi velleità nei campionati.
Primo obiettivo della Shadow sarà quello di incrementare le prestazioni di almeno un terzetto, in modo da superare questo momento di crisi e di mancanza di competitività e riuscire a recuperare punti e posizioni in entrambe le classifiche.
Domenica prossima si vedrà subito se la situazione potrò avere un miglioramento, anche se nella F1 la pista del GP del Bahrein è stata tradizionalmente favorevole alla Ferrari e l'ultima vittoria di Alonso ha sicuramente acceso gli animi e aumentato le speranze di un altro buon risultato della scuderia di Maranello.
Personalmente, credo che la vittoria a Shanghai sia stata ottenuta grazie ad una oculata strategia sia del muretto dei box sia del pilota, che ha saputo gestire al meglio le gomme, protagoniste oramai indiscusse della F1 moderna. Forse si potrebbe auspicare che questo componente non abbia per il futuro l'importanza che ha attualmente, dato che accade spesso che in ogni singola pista ci sia un pacchetto pilota-auto-gomme che diventa molto competitivo ma poi magari non si ripete più. Le variabili in pista diventano estremamente importanti e suscettibili di variazioni continue, sia in base alla vettura ed al suo assetto, sia in base alla composizione dell'asfalto che a quella delle mescole dei pneumatici scelti per il GP.
Conseguentemente si è visto sempre più chiaramente che il GP si inizia fin dalle prove libere del venerdì e poi spesso la strategia diventa importante anche durante le prove ufficiali in cui, come accaduto in Cina, alcuni top team hanno deciso volontariamente di non lottare per la pole position, consapevoli di non potervi lottare e quindi puntare tutto sul risultato in gara. Non sarà la cosa più spettacolare del mondo, ma ormai le gare ed i campionati si vincono anche e soprattutto ai box e nelle motor home, dove si studiano strategie e tattiche di gara fin dall'arrivo in pista.
Aspettiamo con trepidazione il prossimo GP!
Sergio
team Shadow
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