Campionati

mercoledì 26 marzo 2014

E POI… CHE È SUCCESSO?


Dopo la conclusione del Gran Premio d’Australia sono accadute un po’ di cose, sconosciute ai più, che invece vale la pena di raccontare.


Team Manager Bielle Roventi bussa al bagno Caterham
Innanzitutto mi sento di negare tutte quelle voci incontrollate secondo le quali io in persona, detentore sia del pilota Felipe Massa che del suo stesso telaio… e anche del suo stesso motore Williams, appena saputo della collisione che aveva coinvolto Kobayashi e, appunto, Massa, mi sia precipitato ai box di Melbourne a cercare il pilota giapponese per farmi spiegare di persona un po’ meglio lo svolgersi della vicenda. E nego anche quanto si dice a riguardo del fatto che io mi sia accanito con insistenza sulla porta del bagno in cui Kamui pare si fosse barricato, tra l’altro in preda a non si capisce bene quale tipo di timore.


Restando in tema, purtroppo non è salito agli onori della cronaca il fatto che nel dopo gara Felipe Massa ha avuto una chiacchierata chiarificatrice con il suo amico Kobayashi. Durante la discussione i due pare abbiano appianato ogni divergenza conseguente il botto alla prima curva di Melbourne. 
Amici di lunga data non hanno problemi a capirsi
Si dice abbiano anche raggiunto una sorta di mutuo accordo su chi evitare (e anche su chi puntare) in caso di future avarie ai freni. Pare anche che Massa non abbia faticato più di tanto a far valere le proprie ragioni ad un Koba apparso piuttosto rinunciatario, nemmeno i motivi di tanta remissività non sono stati resi noti.


Altro gustoso fattarello sconosciuto ai più riguarda quanto sarebbe emerso durante una riunione di de-briefing del team Ferrari, svoltosi a gran premio finito.
No entiendo!
Pare che Alonso, al contrario di Raikkonen che invece aveva problemi di bilanciamento in frenata, si sia lamentato della potenza resa disponibile dal motore, a suo dire del tutto insuffciente: “Me schicciavo, y schicciavo, y schicciavo sobre el maldito acelerador, siempre presioné hasta el fondo, pero la máquina no quería ir mas rápida! Y no entiendo por qué!” Sembrerebbe poi che da più parti all’interno dell’entourage tecnico sia avanzata la proposta di far perdere un po’ di peso al pilota spagnolo che "parrebbe" aver un po' inificiato la prestazione in gara.

Concludiamo con una nota di fair play tra colleghi piloti ed ex compagni di team. Si dice che Lewis Hamilton ci tenesse particolarmente a complimentarsi con Jenson Button per l’ottimo risutato e la buona prestazione messa in mostra. Pare che la strepitosa rimonta del pilota McLaren avesse realmente colpito profondamente Hamilton. Ma da qanto trapelato successivamente all’incontro tra i due, sembrerebbe che al momento di accomiatarsi a Button sia sfuggita qualche velenosa espessione a mezza bocca, è probabile infatti che non intendesse farsi udire, ma sta di fatto che quelle parole hanno avuto l’effetto di tubare il povero Hamilton, già emotivamente provato dal ritiro impostogli dal muretto, e che invece aveva cercato l’incontro spinto da sincera ammirazione.
Englishmen in Melbourne

Alessandro
Team Bielle Roventi
Campionato Senna

5 commenti:

  1. Esticazzi! Articolo dell'anno, da Pulitzer.

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  2. Bello avere un inviato speciale come te Ale..
    :)

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  3. Hehehe, troppo buoni, vi ringrazio.
    Per me in F1 c'è un'aria troppo pesante dopo la sola prima gara, preferisco concedermi qualche sorriso se ci riesco. E cercare di non farmi inchiodare dalle cose che non mi piacciono e che rischiano di non farmi gustare neanche quanto c'é di buono.
    Così non polemizzo, la butto in vacca e vaffanc#lo. In amicizia naturalmente

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  4. Grande articolo e ottimo commento :-)

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