Il GP d'Ungheria porta un gran bel sorriso sui volti dei membri della Scuderia Shadow, che vede ottenere la prima vittoria dell'anno con Romain Grosjean e l'arrivo in zona punti di Felipe Massa.
Una gara sicuramente positiva per l'intero team, abituato quest'anno ad avere risultati alti e bassi, alternando gare pessime ad altre entusiasmanti con piazzamenti a podio. A metà della stagione e con i distacchi davvero notevoli in classifica, la Shadow e Grosjean possono puntare a migliorare di una o al massimo due posizioni la loro attuale classifica, considerando anche che gli avversari hanno un rendimento decisamente superiore e un'affidabilità notevole.
La classifica piloti vede Grosjean superare decisamente Rosberg (in crisi con una Mercedes davvero calata negli ultimi GP) ed avvicinarsi abbastanza decisamente a Webber ed a Alonso, con Raikkonen leggermente ancora più avanti ma, in teoria, ancora raggiungibile per agguantare, magari all'ultima gara, la terza posizione in classifica generale. Ovviamente quello che necessita è una maggior costanza di risultati, cosa che Hamilton, Raikkonen ed Alonso fanno dall'inizio del campionato senza perder un colpo.
Nella classifica a squadre la Shadow fa un deciso passo avanti, recuperando fino al sesto posto, trovandosi altresì invischiata in una lotta serratissima per agguantare posizioni migliori, da considerare che il quarto posto è ancora alla portata del team e quindi c'è ancora molto da lavorare soprattutto per ottenere anche da Massa quei risultati che sono alla sua portata e che diventano decisivi in un campionato così difficoltoso, impegnativo e competitivo come quello attuale. Ogni punto perso può diventare importante nell'economia del campionato ed il sistema di punteggio riesce a premiare anche chi punta soprattutto sull'affidabilità rispetto alla competitività espressa al massimo, rischiando però al tempo stesso di ottenere risultati eclatanti ma non continui. Un po' come sta accadendo alla Shadow, anche se obiettivamente le posizioni in classifica rispecchiano pienamente il livello di competitività raggiunto fino ad ora dalla sqaudra.
La sosta estiva arriva in un momento in cui, forse, la Shadow era ad un ottimo livello di competitività, ed ora ci aspettano due delle piste del mondiale in cui l'alta velocità e la media sul giro prevalgono su tutto il resto. L'incognita del maltempo (in arrivo proprio in questi giorni) potrebbe diventare l'ago della bilancia a favore delle capacità di guida del pilota piuttosto che le qualità tecniche della monoposto e spesso in Belgio si sono viste gare bagnate con risultati davvero sorprendenti.
Da parte mia spero proprio che il pacchetto della Shadow possa avere un ulteriore miglioramento e magari anche una maggior fortuna di risultati, per entrambi i piloti si intende, cosa che aiuterebbe non poco a migliorare questa annata non particolarmente generosa di risultati.
Sergio
team Shadow
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