La prima gara del ritorno in F1 della Pirelli ha avuto esiti positivi per la maggioranza degli addetti ai lavori.
Dopo i vari test invernali, ovviamente effettuati con temperature più fresche di quelle riscontrate in Australia, il timore che le gomme avessero un degrado marcato e soprattutto repentino non è apparso, con certa meraviglia.
A guardar bene le strategie di gara dei vari piloti di punta, si può dire tranquillamente che le soste sarebbero state due, se non in casi eccezionali o di problemi di surriscaldamento come quelli avuti dalla Ferrari. Per contro, sorprende parecchio che un pilota debuttante come Sergio Perez abbia potuto fare tutta la gara con un solo cambio gomme ed addirittura giungere in zona punti, poi purtroppo sfumata per la squalifica tecnica della sua vettura.
Questi fatti, però, non saranno riconfermati nel prossimo GP in Malesia, prima di tutto perchè la pista è completamente diversa sia come tracciato (decisamente più veloce e con molte curve in appoggio) sia come tipo di asfalto e poi inciderà parecchio il clima del posto, con le alte temperature accompagnate da percentuali altissime di umidità, che potranno nuovamente sfociare in pioggia.
Speriamo che però non si ripeta la frittata di due anni fa quando la gara fu interrotta e poi mai più ripresa causa l'abbassamento della luce causata dalla sosta prolungata nella speranza di un calo della pioggia.
Sergio
team Shadow
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