Il Gp del Giappone, narcotizzato dallo strapotere Red Bull, è stato vitalizzato dai sorpassi di Kamui Kobayashi, vera gioia per gli appassionati di questo sport. Il giapponesino dopo una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative, ha ripreso a marciare sui ritmi e sullo spettacolo fatto vedere nelle due gare finali del 2009. Tra i debuttanti è probabilmente il migliore, sicuramente il miglior giapponese di sempre, va meglio in formula 1 che nelle formule minori, ha una confidenza con il sorpasso incredibile, frena dopo gli altri senza paura e senza timori reverenziali, a suzuka ha aggiunto un altro tassello alla sua crescente fama.
Sentivo un giornalista dire che il Giappone ha bisogno di eroi per tornare ad appassionarsi alla formula 1, Koba è l'uomo giusto, non sarà mai un campione del mondo, non sarà mai, forse, un campione a livello di Hamilton, Alonso, Schumacher, ma è già un eroe come quelli dei fumetti e dei cartoni animati che da piccoli vedevamo sulle tv private e locali. L'eroe non è quello che domina e sforna record su record, l'eroe è quello che parte ultimo e arriva sesto, che rimonta, che porta l'auto a podio davanti ad altre più forti. E che magari prima o poi vince anche una gara. Toyota ha mollato la f1, peccato; con Koba avrebbe avuto un rilancio e un entusiasmo nazionale senza precedenti in Giappone, pare comunque che una multinazionale "abbastanza" conosciuta, la Panasonic, abbia rizzato le antenne fiutando l'affare economico e il ritorno di immagine. Vedremo, intanto godiamoci lo spettacolo e speriamo che l'anno prossimo Sauber sia un po' più competitiva.
Consiglio di leggere un paio di articoli un po' provocatori di Carlo Vanzini, commentatore f1 di Sky sport, grandissimo appassionato quest'anno a riposo forzato, nel suo blog , anzi consiglio di leggerlo spesso, merita.
Damiano - MK1 Racing
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