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giovedì 23 maggio 2013

...e non siamo nemmeno a metà...

Leggo con piacere i commenti dei "colleghi" di campionato ed i soliti titoloni sull'attuale campionato di F.1, incentrati soprattutto sullo spettacolo del tutto particolare offerto quest'anno dal circus.
Le gomme sono senz'altro le protagoniste, credo però un po' forzatamente grazie ai media, ma vorrei solo dire che lo erano anche vent'anni fa quando c'era il dualismo Goodyear - Michelin oppure Goodyear - Bridgestone, con un'inserimento durato pochi anni proprio della Pirelli. Insomma, è più che naturale che la vettura migliore, oltre ad essere guidata dal pilota migliore, deve essere la miglior "miscela" di una certa varietà di componenti, quali per esempio motore, telaio, sospensioni ed appunto le gomme. Inoltre le stesse gomme variano nelle loro performances a seconda della mescola, della temperatura esterna, dell'assetto della monoposto e delle caratteristiche dell'asfalto del circuito.
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole, in realtà, ma probabilmente quest'anno i media vogliono ulteriormente rendere protagonista la Pirelli e quindi enfatizzano qualsiasi "anomalia". C'è solo una caratteristica che mi pare ben diversa dalle gomme precedentemente usate in F.1, intendendo fin dall'inizio del campionato sotto l'egida della FIA: i cosiddetti "marbles", cioè i residui che si depositano sulla pista durante le gare. Secondo me sono davvero in gran numero e forse anche potenzialmente pericolosi, ma non ne ricordo di averli visti in così gran quantità da quando fin da ragazzino seguo la F.1.
Per tornare all'attuale campionato, la recente vittoria in Spagna ha rilanciato Alonso e la Ferrari nella lotta per la vittoria nei campionati mondiali e questo potrebbe essere l'anno buono per vincere un titolo dopo due duelli all'ultima gara andati male con il titolo finito nelle mani di Vettel.
I valori in campo fin qui dimostrati sono più ristretti rispetto l'anno scorso ed alcune squadre sono decisamente peggiorate quest'anno, come McLaren e Mercedes, e con le conferme delle solite protagoniste quali Red Bull, Ferrari e Lotus.
Il prossimo GP si disputerà a Montecarlo, una pista estremamente particolare ed addirittura quasi anacronistica per le capacità tecniche e prestazionali delle attuali monoposto di F.1, però sicuramente si continuerà a disputare sia per motivi economici sia per motivi di prestigio e di tradizione. Una gara aperta sempre a sorprese ed a continui colpi di scena, dove anche un comprimario può trovare la sua giornata di gloria e sbancare il Casinò monegasco, perchè basta commettere anche un piccolo errore per compromettere l'intero weekend di gara. E' un circuito cittadino tradizionale, completamente diverso da quelli attuali sempre concepiti dall'architetto tedesco Hermann Tilke, ma con i quali condivide la notevole difficoltà di sorpasso: come se il passare degli anni ed il variare delle prestazioni delle monoposto non fosse stato utile per creare circuiti in cui i piloti, oltre esprimere le loro capacità, potessero avere reali possibilità e punti di sorpasso.
In ogni caso si tratta di una gara che tutti i piloti di F.1 vogliono vincere almeno una volta nella propria carriera e spesso proprio una vittoria nel GP di Montecarlo ha raddrizzato una stagione deludente.

Sergio
team Shadow


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